Varsavia,
1937. Quando Misha, giovane studente ebreo, assiste per la prima volta a una
lezione del brillante dottor Korczac, capisce subito che il suo destino è
diventare un insegnante. Celebre in tutto il Paese per i suoi rivoluzionari
metodi educativi, Korczac - che non si è mai sposato e non ha avuto figli - fa
da padre ai 200 bambini che vivono nel suo orfanotrofio, crescendoli
all'insegna della comprensione e della libertà di pensiero. Contro il parere
della famiglia, Misha si offre come volontario nell'istituto e intanto, proprio
sui banchi della facoltà di pedagogia, incrocia lo sguardo limpido di Sophia,
una bellissima studentessa che condivide i suoi sogni. Finché un giorno uno
striscione minaccioso compare sull'ingresso: "Via gli ebrei dall'università".
Le lezioni del dottore si interrompono bruscamente, e mentre un muro di mattoni
separa il ghetto dal resto della città invasa dai nazisti, Misha e Korczac
rischiano ogni giorno la vita per procurarsi scorte di cibo e garantire la
sopravvivenza ai bambini. Quando i venti di guerra travolgono Varsavia, Sophia,
che con i suoi capelli biondi può spacciarsi per ariana, è l'unica ad avere una
possibilità di fuga. Ma che ne sarà di Misha, Korczac e dei loro bambini? Nel
ghetto di Varsavia vivevano 400.000 ebrei. Solo uno su cento riuscì a
sopravvivere. Questo romanzo si basa sulla storia vera di Misha e Sophia, e sul
diario di uno dei più grandi uomini dell'epoca: il dottor Janusz Korczac.
RECENSIONE:
Misha
è un ragazzo ebreo che frequenta l'università e lavora presso l’orfanotrofio
del Dottor Korczak.
Un giorno vede una ragazza bellissima, subito ne rimane affascinato, la ragazza si chiama Sophia.
Un giorno vede una ragazza bellissima, subito ne rimane affascinato, la ragazza si chiama Sophia.
I
due ragazzi si rincontrano ad una festa e finalmente si presentano, iniziano a
parlare e s'innamorano, ma il destino e crudele e beffardo...
Quando i tedeschi invadono la Polonia, Misha e Sophia sono costretti a scappare e si dirigono a Lwow.
Quando i tedeschi invadono la Polonia, Misha e Sophia sono costretti a scappare e si dirigono a Lwow.
Nel
1940 Varsavia e piena di tedeschi e gli ebrei sono costretti a nascondersi, ad
emarginarsi.
Il Dottor Korczak convince un commissario tedesco ad aiutare i bambini e riesce a far arrivare un po' di cibo.
Arriva l'inverno e gli ebrei vivono in veri e propri ghetti, sono stati costretti a lasciare le loro casa.
Il Dottor Korczak convince un commissario tedesco ad aiutare i bambini e riesce a far arrivare un po' di cibo.
Arriva l'inverno e gli ebrei vivono in veri e propri ghetti, sono stati costretti a lasciare le loro casa.
Anche
i bimbi che vivono nell'orfanotrofio devo trasferirsi in un'altra casa.
Pur
vivendo in mezzo al nulla e all'orrore cercano di crearsi una certa
quotidianità, ne hanno bisogno.
Nel
1941 Misha e Sophia si sposano, ma i tedeschi arrivano a minare la loro
felicità e così decidono di ritornare a Varsavia.
Qui la città è un vero e proprio inferno, le persone rubano il cibo per poter mangiare qualcosa, ci sono molto bimbi senza genitori...l'unica speranza per loro è il dottor Korczak. Ma la situazione per gli ebrei è davvero dura, è molto difficile avere ancora speranza, le persone hanno capito che i treni che partono non li conducono in campi di lavoro, ma di sterminio.
Qui la città è un vero e proprio inferno, le persone rubano il cibo per poter mangiare qualcosa, ci sono molto bimbi senza genitori...l'unica speranza per loro è il dottor Korczak. Ma la situazione per gli ebrei è davvero dura, è molto difficile avere ancora speranza, le persone hanno capito che i treni che partono non li conducono in campi di lavoro, ma di sterminio.
Il
Dottore di Varsavia non è una lettura facile, fa piangere il cuore e l'anima.
Il
libro (nonostante il tema trattato, che ci impone numerose pause, per cercare i fazzoletti) è scorrevole, la scrittura è molto curata e abbiamo vari punti di vista
anche dei più piccoli.
In
mezzo a tutto quest'orrore la scrittrice ci lascia un messaggio forte, i bimbi
sono il nostro futuro, sono la nostra speranza.
E'
una lettura struggente.
Un
libro da leggere per non dimenticare mai.
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