Ava era mille cose. Era una ragazza che adorava cantare. Era una ragazza con tanti amici. Ora è solo la ragazza con le cicatrici. È passato un anno dall'incendio in cui ha perso i genitori. Un anno in cui Ava ha tagliato i ponti con il mondo perché le fa troppa paura. Ora è costretta a tornare a scuola. Una scuola nuova dove non conosce nessuno. Una scuola che – ne è sicura – sarà piena di ragazzi che non faranno altro che osservare il suo viso per poi allontanarsi spaventati. Chi vorrebbe mai fare amicizia con lei? Quali nuovi modi di prenderla in giro si inventeranno i suoi compagni? Non appena si avventura in quei corridoi i suoi incubi si avverano: non incrocia nessuno sguardo e, al suo passaggio, sente solo sussurri. Fino a quando i suoi occhi non incontrano quelli di Asad e Piper, gli unici ad avere il coraggio di andare oltre il suo aspetto. Di vedere la vera Ava dietro le cicatrici. Perché anche loro si sentono soli e incompresi. La loro amicizia la aiuterà a ricominciare. Le farà capire che nessuno è diverso, ma ognuno è unico così come è.
La storia di una ragazza che scopre la forza che ha dentro di sé. La storia di un’amicizia più forte di tutto. Il libro che dalla stampa e dai lettori è stato definito il nuovo Wonder.
RECENSIONE:
Io sono Ava di Erin Stewart è una storia molto realistica.
Ci si immerge nella storia, la si vive sulla propria pelle, si percepisce le emozioni dei personaggi.
Nel libro sono incluse delle poesie che aiutano a connettersi con l'eroina, il cui cuore è stato spezzato in un milione di pezzi.
I genitori muoiono in un incendio e lei è l’unica sopravvissuta. Va a vivere con i suoi zii.
Sua zia la obbliga a ritornare a scuola, ma per Ava il rientro a scuola è orribile, come ci si potrebbe aspettare, perché i bambini possono essere crudeli.
Ci si immerge nella storia, la si vive sulla propria pelle, si percepisce le emozioni dei personaggi.
Nel libro sono incluse delle poesie che aiutano a connettersi con l'eroina, il cui cuore è stato spezzato in un milione di pezzi.
I genitori muoiono in un incendio e lei è l’unica sopravvissuta. Va a vivere con i suoi zii.
Sua zia la obbliga a ritornare a scuola, ma per Ava il rientro a scuola è orribile, come ci si potrebbe aspettare, perché i bambini possono essere crudeli.
Ava è una sopravvissuta ma ha alcune cicatrici, che sono impossibili da non vedere. Questo, ovviamente, influenza il modo in cui vede se stessa.
Sarà grazie ad Piper, sua nuova amica, che le farà capire che il suo aspetto esteriore non rispetta quello interiore, quello che davvero lei è. Piper è tutto quello che Ava vorrebbe essere, ovvero una ragazza piena di verve.
Piper darà la forza e la sicurezza ad Ava per resistere ai bulli e a ritrovare l’interesse per il canto, che era la sua passione prima dell’incendio..
Piper darà la forza e la sicurezza ad Ava per resistere ai bulli e a ritrovare l’interesse per il canto, che era la sua passione prima dell’incendio..
Ava deve imparare a non preoccuparsi di quello che pensa la gente, deve lasciarsi andare alla felicità...anche se crede di non meritarsela.
Le interazioni di Ava e Piper sono incredibili.
Piper è un’ottima amica, sprona e incoraggia Ava ad uscire dalla sua zona “sicura”.
Le interazioni di Ava e Piper sono incredibili.
Piper è un’ottima amica, sprona e incoraggia Ava ad uscire dalla sua zona “sicura”.
Io sono Ava è un libro struggente, si percepisce il dolore di Ava per la perdita della sua famiglia, spezza il cuore. A peggiorare la situazione si mettono anche i bulli o i commenti cattivi dei suoi compagni..non ha un momento di tregua, viene davvero da chiedersi quanto una persona può sopportare prima di spezzarsi del tutto, ma Ava è forte e fortunatamente conosce Piper.
Ava è un grande personaggio ed è stata molto brava. Mi sono piaciuti molto anche gli zii di Ava, il loro amore nei confronti di Ava è puro,vero.
Io sono Ava di Erin Stewart è un libro sul bullismo,sulla depressione, ma è anche un promemoria che l’amore,il sostegno e l'accettazione delle persone che ci circondano possono fare la differenza quando si prova dolore.
E’ un libro da leggere (assolutamente) e non aggiungo altro.
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