Ciao
a tutti
prima
di partire con la mia tappa, voglio dirvi, consigliarci senza dubbio questo
libro. Leggetelo.
Grido
di disperazione ed ammonimento all'umanità sia per sempre questo luogo
dove i nazisti uccisero circa un milione e mezzo di uomini, donne e bambini,
principalmente ebrei, da vari paesi d'Europa.
Auschwitz-Birkenau 1940-1945”
dove i nazisti uccisero circa un milione e mezzo di uomini, donne e bambini,
principalmente ebrei, da vari paesi d'Europa.
Auschwitz-Birkenau 1940-1945”
Il cielo di un grigio sconosciuto incombe sulla fila
di donne. Da quel momento non saranno più donne, saranno solo una sequenza
inanimata di numeri tatuati sul braccio. Ad Auschwitz, è Lale a essere
incaricato di quell’orrendo compito: proprio lui, un ebreo come loro. Giorno
dopo giorno Lale lavora a testa bassa per non vedere un dolore così simile al
suo finché una volta alza lo sguardo, per un solo istante: è allora che
incrocia due occhi che in quel mondo senza colori nascondono un intero
arcobaleno. Il suo nome è Gita. Un nome che Lale non potrà più dimenticare.
Perché Gita diventa la sua luce in quel buio infinito: racconta poco di lei, come se non essendoci un futuro non avesse senso nemmeno un passato, ma sono le emozioni a parlare per loro. Sono i piccoli momenti rubati a quella assurda quotidianità ad avvicinarli. Dove sono rinchiusi non c’è posto per l’amore. Dove si combatte per un pezzo di pane e per salvare la propria vita, l’amore è un sogno ormai dimenticato. Ma non per Lale e Gita, che sono pronti a tutto per nascondere e proteggere quello che hanno. E quando il destino tenta di separarli, le parole che hanno solo potuto sussurrare restano strozzate in gola. Parole che sognano un domani insieme che a loro sembra precluso. Dovranno lottare per poterle pronunciare di nuovo. Dovranno conservare la speranza per urlarle finalmente in un abbraccio. Senza più morte e dolore intorno. Solo due giovani e la loro voglia di stare insieme. Solo due giovani più forti della malvagità del mondo.
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Perché Gita diventa la sua luce in quel buio infinito: racconta poco di lei, come se non essendoci un futuro non avesse senso nemmeno un passato, ma sono le emozioni a parlare per loro. Sono i piccoli momenti rubati a quella assurda quotidianità ad avvicinarli. Dove sono rinchiusi non c’è posto per l’amore. Dove si combatte per un pezzo di pane e per salvare la propria vita, l’amore è un sogno ormai dimenticato. Ma non per Lale e Gita, che sono pronti a tutto per nascondere e proteggere quello che hanno. E quando il destino tenta di separarli, le parole che hanno solo potuto sussurrare restano strozzate in gola. Parole che sognano un domani insieme che a loro sembra precluso. Dovranno lottare per poterle pronunciare di nuovo. Dovranno conservare la speranza per urlarle finalmente in un abbraccio. Senza più morte e dolore intorno. Solo due giovani e la loro voglia di stare insieme. Solo due giovani più forti della malvagità del mondo.
Dicono che
per non commettere gli stessi errori, bisogna ricordare il passato e anche
capirlo, l'unico modo è studiarlo e
ricordarlo....non solo in alcuni giorni dell'anno.. ma sempre.....
Per
campo di concentramento di Auschwitz si intende il vasto complesso di campi di
concentramento e di lavoro che formarono un sistema concentrazionario situato
nelle vicinanze di Oświęcim Polonia meridionale. Oltre al campo originario, denominato Auschwitz I,
durante il periodo dell'Olocausto, nacquero diversi altri campi del complesso, tra
cui il famigerato campo di sterminio di Birkenau
(Auschwitz II), situato a Birkenau il campo di lavoro di Monowitz (Auschwitz
III), situato a Monowitz, e altri 45 sotto-campi costruiti durante l'occupazione tedesca della Polonia in cui
i deportati venivano utilizzati per lavorare nelle diverse industrie tedesche
costruite nei dintorni.
Il
complesso dei campi di Auschwitz, il più grande
mai realizzato dal nazismo, svolse un ruolo fondamentale nel progetto di "soluzione finale della
questione ebraica" – eufemismo con il quale i nazisti indicarono lo
sterminio degli ebrei (nel campo, tuttavia, trovarono la morte anche molte
altre categorie di internati) – divenendo rapidamente il più efficiente centro
di sterminio della Germania nazista. Auschwitz, nell'immaginario
collettivo, è diventato il simbolo universale del lager, nonché
sinonimo di "fabbrica della morte", realizzato nel cuore dell'Europa
orientale del XX secolo. Facevano parte del complesso tre campi
principali e 45 sottocampi. L'area di interesse del campo, con sempre nuove
espropriazioni forzate e demolizioni delle proprietà degli abitanti residenti,
arrivò a ricoprire, dal dicembre 1941, la superficie complessiva di circa 40
chilometri quadrati. All'interno di questa superficie avevano sede anche alcune
aziende modello, agricole e di allevamento, volute personalmente da Hitler,
nelle quali i deportati venivano sfruttati come schiavi.
Fu
reso operativo dal 14 giugno 1940, ed era centro amministrativo dell'intero complesso. Il
numero di prigionieri rinchiusi costantemente in questo campo fluttuò tra le
15 000 e le oltre 20 000 unità. Qui furono uccise, nella camera a gas
ricavata nell'obitorio del crematorio 1, o morirono a causa delle impossibili
condizioni di lavoro, di esecuzioni, per percosse, torture, malattie, fame, criminali
esperimenti medici, circa 70 000 persone, per lo più intellettuali
polacchi e prigionieri di guerra sovietici. Nei sotterranei del Block 11 di
Auschwitz, la prigione del campo, il 3 settembre 1941 venne sperimentato per la
prima volta dal vicecomandante del campo Karl
Fritzsch, per l'uccisione di 850 prigionieri, il gas Zyklon B,
normalmente usato come antiparassitario, poi impiegato su vasta scala per il
genocidio ebraico.
Nel
1979 il complesso museale del campo è stato iscritto dall'Unesco
(Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura)
tra i luoghi di interesse culturale per l'intera umanità come simbolo della
crudeltà dell'uomo sull'uomo nel XX secolo. Secondo la commissione Unesco esso riveste un significato universale
non solo per la memoria del nazismo e lo sterminio degli ebrei, ma anche perché
segno concreto del risultato cui portano le ideologie nella loro forma estrema
quando negano la dignità e l'uguaglianza di tutti gli uomini. Nel 2007 ll
Comitato internazionale dell'Unesco ha approvato la domanda dello stato polacco
per una nuova denominazione riguardo l'iscrizione nell'elenco dei Siti
patrimonio dell'umanità. La precedente iscrizione „Auschwitz Campo di
Concentramento” è stata sostituita dalla dicitura „Auschwitz-Birkenau. Campo di
concentramento e sterminio nazista”. Un riconoscimento aperto allo sterminio
degli ebrei e non solo alla politica di occupazione, violenta e criminale,
contro la popolazione polacca e le altre popolazioni d'Europa vi deportate.
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di Il tatuatore di Auschwitz di Heather Morris cerca casa, ecco come fare per
provare a vincere una copia:
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giveaway inizia 18/01/2018 e termina il
24/01/2018
Mio dio che orrore 😢
RispondiEliminaOgni volta che ci penso mi sento male 😢
Ma come può l'uomo essere così crudele con i suoi simili???
Purtroppo questa è ancora una realtà, sappiamo cosa succede nei paesi dove vige l'Isis, tutte quelle persone perseguitate e ammazzate!!!
Prego Dio di portare un po' di pace al mondo!
Partecipo al giveaway 🍀🐞
Lettori fissi: Rosy Palazzo
Mail: rosy.palazzo1612@gmail.com
Facebook: Rosy Palazzo
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1046261588858905&id=100004252210765
Grazie mille per l'opportunità!
Che tristezza. 😢
RispondiEliminaFra tutte le stragi della storia, questa è sicuramente quella che mi lascia più amarezza, anche perché il tutto è accaduto non così tanto tempo fa.
I campi di concentramento... Mi viene in mente come venivano presentati in una scena del film "Il bambino col pigiama a righe" per abbindolare la gente...
È un argomento che ti lascia senza parole e allo stesso tempo fa partire un sacco di riflessioni sulla crudeltà umana...
Partecipo volentieri al blogtour, compilato il form con le informazioni richieste, lettrice fissa dei blog come Alexandra Scarlatto, e, dove non è possibile iscriversi come lettori fissi, sono iscritta con l'indirizzo e mail hotstorm403@gmail.com, il like alla pagina Facebook della Garzanti c'era già, se non si vede faccio uno screenshot; su Facebook sono sempre Alexandra Scarlatto.
Indirizzo e mail: hotstorm403@gmail.com
Partecipo!
RispondiEliminaEmail:robertasiciliano91@gmail.com
Seguo come Roberta Siciliano.
Mi viene sempre il magone quando si parlare di shoah, e di auschwitz in particolare. non vedo l'ora di leggere questo libro. grazie ancora per questa tappa, molto formativa.
RispondiEliminaLuigi Dinardo
luigi8421@yahoo.it
https://www.facebook.com/luigi.dinardo.56/posts/10215327677653532
questa è una tappa bella bella ma triste..bella perchè hai fatto un buon lavoro di ricerca..triste perchè ricorda quel passato tanto tragico che purtroppo ancora oggi esiste..ci sono ancora campi degli orrori sparsi per il mondo,basti pensare alla Corea del Nord e al suo famosissimo e tristissimo Campo 14, certo non esistono più le camere a gas..ma dai quei posti non si esce vivi
RispondiEliminabebatag@gmail
Ho avuto i bridivi per tutto il tempo che ho letto. Certe volte non riesco a immaginare tutto queloo che hanno vissuto tutte quelle persone e mi si spezza il cuore!
RispondiEliminaPartecipi al blogtour seguo la pagina e il blog con il nome Angela Greco
grecoangela1987@libero.it
Parlare e leggere di queste cose mi lascia sempre con un senso di tristezza, ma credo sia giusto continuarne a parlare per far si che non si dimentichino mai queste atrocità.
RispondiEliminaLettori fissi: Salvatore Illiano
Mail: salvatoreilliano95@hotmail.it
Facebook :Salvatore illiano
Condivisione:https://www.facebook.com/salvatore.illiano.95/posts/10209288203835928
Leggere queste case ti fanno pensare ... e non poco !!!
RispondiEliminanel blog sono Marianna Facciolli
condiviso su https://www.facebook.com/marianna.facciolli
la mia mail : marianna1056@hotmail.it
Una tappa davvero agghiacciante. ❤
RispondiEliminaUn orrore che non si potrà mai dimenticare, questa tappa mi ha commosso davvero tanto. ❤
Tante volte ho provato ad immaginare tutto quello che delle povere anime innocenti hanno dovuto subire per mano di mostri senza alcun briciolo di cuore, ed ogni volta sono scoppiata a piangere, ed ho provato un dolore al cuore che è difficile da spiegare. ❤
Ho seguito film, letto libri, e ascoltato interviste di chi tutto questo l'ha vissuto sulla propria pelle, ed ogni volta mi sono sentita piccola di fronte a tutto questo orrore. ❤
Complimenti per questa tappa cosi accurata. ❤
Partecipo al BlogTour e al Giveaway ❤
Di seguito vi elenco tutte le regole che ho rispettato nel form. ❤
Seguo tutti i blog partecipanti a questo BlogTour con il nome: Elysa Pellino
La mia e-mail: mora_1993_@hotmail.it
Ho il "Mi piace" alla pagina Facebook della casa editrice "Garzanti Libri" con il nome: Elysa Pellino ❤
Ho condiviso questa tappa sulla mia bacheca Facebook in modalità (Pubblica) taggando la pagina Facebook di questo tuo blog "L'Universo Dei Libri" + 3 amiche :)
Link Condivisione: https://www.facebook.com/elysa.pellino/posts/10211985223839700?pnref=story
(Ho commentato e condiviso le tappe precedenti, attendo le altre) ❤
- Ho completato il form in tutti i suoi campi.
Grazie per la partecipazione!!
Buona Fortuna a Tutti. ❤
Io non credo che riuscirei ad andare in quei luoghi come fanno ormai tanti turisti.
RispondiEliminaSono luoghi impregnati della sofferenza e morte di milioni di poveri innocenti.
La loro morte non deve mai essere dimenticata perché è testimonianza di dove può spingersi la cattiveria degli uomini verso i loro stessi simili.
lauradomy@hotmail.it
questa parte della storia dell'umanità mi lascerà sempre un senso di vuoto e di tristezza. ma soprattutto a distanza di anni non capisco davvero come tutto questo sia stato possibile! eppure è tutta una realtà. davvero non ho parole...
RispondiEliminaseguo il blog con la mail eloisa23@hotmail.it su fb mi trovate con lo stesso nome del commento. grazie dell'opportunità.
Questa tappa è agghiacciante! Sono rimasta senza parole a fissare la pagina per un po' :(
RispondiEliminache orrore! Ripensare a quelle povere persone li dentro mi fa venire i brividi. Donne, uomini, bambini e anziani uccisi per il nulla! Solo per la stupida idea di una razza superiore.
RispondiEliminaPartecipo con piacere al blogtour e al giveaway.
la mia email è ely281996@hotmail.it
seguo il blog come ely***
Ogni volta che leggo qualcosa su questo periodo storico, scopro qualcosa di nuovo. Grazie, davvero. Nulla è più importante del conoscere davvero cosa è successo.
RispondiEliminaÈ sempre triste leggere di questi fatti realmente accaduti,non importa se sono passati anni,ma il dolore si rinnova ogni volta,la foto di quelle scarpe poi mi fa venire i brividi :(
RispondiEliminaCondivisione https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1554200034696538&id=100003196684014
mila.mali@hotmail.it
Io amo questo periodo storico da sempre nonostante sia molto triste ,la storia dello sterminio degli ebrei mi ha sempre colpito in modo particolare ho letto libri ,visto film e molti documentari al riguardo il prossimo passo sarà andare a visitare uno di quei tristi campi.
RispondiEliminaL.F. Giusy Onnis
Mail:giusy.onnis. 2671@gmail.com
Bisogna ricordare ...sempre! perchè purtroppo ancora oggi c'è chi si permette di parlare di "razza".. ed è una cosa inaccettabile!!!
RispondiEliminalink di condivisione: https://www.facebook.com/patrizia.gangi/posts/10216100544051827
lettore fisso : Patrizia Gangi
mail:patty_1986@hotmail.it
Ciao, quella della Shoah è una delle pagine più terribili della nostra Storia recente ma, nonostante gli orrori, il ricordo va mantenuto vivo, nel rispetto di tutte quelle vittime innocenti e per rendere consapevoli la nostra e le future generazioni.
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