Casa Editrice: Always Publishing
Pagine: 280
Listino Cartaceo €13,90
Data Pubblicazione: 25 gennaio 2018
Cosa succede quando una pasticciera tutto pepe incrocia sul suo cammino il contabile più sexy di tutta Chicago? Le scappatelle ai matrimoni non portano mai a nulla di buono, soprattutto se il matrimonio è quello di un ex-fidanzato. Chi indugia in questo vizioso passatempo conosce le regole. Entra. Rimorchia. Esci. Nessuna aspettativa di una relazione. Solo sconcio sesso da matrimonio. Dylan Sparks conosce il protocollo. E anche se sperimenta il miglior sesso della sua vita con un perfetto sconosciuto mortalmente affascinante, è assolutamente decisa a mettere la parola fine alla loro avventura insieme con la serata. Quello che Dylan non immagina è che a Reese Carrol delle regole non importa nulla. Lui vuole più che una sola notte, e sa di essere troppo irresistibile perché Dylan si lasci sfuggire quest’occasione. Reese non vorrebbe mai lasciarla andare. Dylan è decisa a proteggere il suo cuore. Chi avrà la meglio in questa dolce dipendenza, combattuta a colpi di ironiche battaglie e tregue bollenti?
ESTRATTO DA SWEET. UNA DOLCE
CONQUISTA
Gli ospiti si stanno facendo
strada lungo il corridoio che porta in un’altra ampia sala, molto probabilmente
dove si terrà la cerimonia. Un’enorme scalinata, larga abbastanza da far salire
una accanto all’altra dieci persone, porta a un secondo piano e mentre inspiro,
il profumo di legno antico e di calle mi riempie i polmoni.
Dannazione. Questo
matrimonio sarà ultra-chic.
«Eccovi qui. Porca puttana Dyl,
sei sbalorditiva! È nuovo quel vestito? E quando me lo presti?» La mia
bellissima migliore amica è agghindata in un vestito blu navy in stile impero e
porta i capelli castani, del colore del cioccolato scuro, tirati indietro in un
elegante chignon.
«A Justin verrà un colpo quando ti
vedrà» sussurra nel mio orecchio, mentre mi scioglie dal suo abbraccio.
Preferirei che cadesse morto
stecchito alla mia sola vista, ma non sono così fortunata. «Grazie. Tu hai un
aspetto fantastico, come sempre. Com’è la sposa?» Con le dita dà volume ai
riccioli biondi che mi scendono oltre le spalle e si allunga per dare un bacio
a Joey su entrambe le guance.
«Irritante. Andiamo, avete bisogno
entrambi di trovarvi un posto a sedere, e alla svelta. Stiamo per cominciare».
Mi afferra la mano tra le sue e io mi tiro appresso Joey, mentre torniamo
indietro e andiamo dritti nella stanza chiamata Sala Grande.
«Okay, dov’è che si trovano tutti
i ragazzi sexy?» Joey ispeziona la stanza, praticamente saltellando sul posto.
Il ragazzo è a caccia e ha un chiodo fisso, e prevedibile, in testa.
Scuoto la testa nella sua
direzione. «Potresti per favore provare a tenertelo nei pantaloni, durante la
cerimonia? Tecnicamente, tu saresti il mio “più uno” quindi potresti
anche aspettare fino al ricevimento per darci dentro con un uomo fortunato».
«Non faccio promesse, cupcake». Si
liscia il vestito e agita le sopracciglia verso di me mentre Juls tende una
mano, indicandoci il lato sinistro della stanza.
«Lo vedete l’uomo con la coda di
cavallo seduto in quinta fila, verso la fine?»
Rido, e lei spalanca gli occhi.
«Coda di cavallo? Non avevi detto che Ian ha la coda di cavallo!»
«Be’, ce l’ha. E me la fa tirare
quando sto venendo».
«Porca Miseria. Vai così, Juls!»
Joey comincia a sventolarsi la faccia e so che avrei bisogno di fare lo stesso.
Le mie guance all’improvviso sembrano andare a fuoco. Anche se non dovrei
essere così sorpresa dal commento della mia migliore amica. Tra tutti e tre,
siamo decisamente troppo ossessionati dall’appendice maschile.
«Comunque», continua con un certo
tono, «i tre uomini dall’aspetto egualmente delizioso accanto a lui sono tutti
suoi colleghi. E Billy», incontra lo sguardo ansioso di Joey, «è quello vicino
ai due posti vuoti. Voi ragazzi fareste meglio a sbrigarvi a occuparli, prima
che lo faccia qualcun altro. Oh merda!» Dà un’occhiata al suo orologio e ci
spinge in avanti, dentro la stanza. «Sedetevi. Presto».
Si allontana ticchettando sui
tacchi, mentre io fisso la navata centrale, che la sposa percorrerà da un
minuto all’altro.
Merda. Non posso percorrere
quella navata fino al mio posto. Ti attiri addosso qualche strano tipo di legge
del karma, a percorrere lo stesso cammino che sta per fare la sposa del tuo ex
ragazzo. No, grazie. Non ho bisogno di questo genere di presagio.
«Andiamo». Afferro la manica di
Joey e lo tiro con me verso il lato sinistro della stanza, avanzando
velocemente lungo le file di sedie finché non ci fermiamo alla quinta fila.
Ian, Mr. Coda di Cavallo, alza lo sguardo e mi sorride. Ooooh, è carino.
«Scusami» dico piano. Avanzo di un
passo tra le sue lunghe gambe e la sedia davanti a lui, cercando di farmi
strada velocemente verso i due posti vuoti. Non c’è molto spazio in cui
svicolare e, dentro di me, rido al pensiero del mio muscoloso assistente di un
metro e novanta che fa lo stesso balletto proprio dietro di me. Le luci
cominciano ad abbassarsi, indicando che la cerimonia sta per iniziare, così mi
muovo più velocemente, con Joey che spinge contro la mia schiena.
«Oh, merda». Il mio tacco scivola
sulla manica di una giacca appesa allo schienale di una sedia e cado
all’indietro, crollando direttamente in grembo all’uomo seduto due sedie dopo
Ian. Le sue mani mi afferrano velocemente alla vita e io sussulto al contatto.
Oh, grandioso. Bel lavoro,
Dylan.
Guardo lentamente in basso e vedo
il paio di mani più sexy su cui abbia mai posato gli occhi. Sono grandi, con le
dita lunghe, e stringono con fermezza i miei fianchi, la pelle leggermente
abbronzata contrasta meravigliosamente con il mio vestito nero, e nel frattempo
sento delle risate provenire da dietro di me e dal mio fianco. I miei occhi
guizzano verso Joey che sta sorridendo apertamente, lanciando occhiate
divertite alle mie spalle verso chiunque sia la persona a cui sono finita
seduta in braccio. Mi alzo velocemente e mi giro, dando una prima vera occhiata
all’uomo con cui il mio culo ha appena fatto conoscenza. «Oh, merda». Rimango a
bocca aperta, guardando un sorrisetto formarsi all’angolo della sua bocca
perfetta. Oh Dio, voglio quella bocca su di me. Piena e rosa, con un
solco evidente che corre giù nel mezzo del labbro inferiore. La sua lingua
guizza fuori e lo lecca lentamente.
«Quello lo hai già detto, amore».
Porca puttana, quella voce.
Ma scherziamo? Bassa
e dolce, riesco quasi a sentirne il sapore. I miei occhi scansionano
velocemente il resto del suo viso, mentre Joey mi dà una gomitata nella
schiena, sollecitandomi ad andare avanti.
Si fotta. Può aspettare un
secondo e permettermi di bearmi dello spettacolo davanti a me. Ha un
fisico in forma, scolpito, fa sicuramente buon uso di un abbonamento in
palestra. Capelli castano scuro, perfettamente scompigliati e leggermente
troppo cresciuti, impressionanti occhi verdi, che sono incollati ai miei, e una
mascella forte. Gesù, questo ragazzo è vero?
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