sabato 9 marzo 2019

RECENSIONE: Chi ha rubato Annie Thorne? di C.J. Tudor

Arnhill, piccolo villaggio di miniera inglese. Nel 1992 una banda di quindicenni trova l'ingresso ai cunicoli. Scendono in cinque: Hurst, la mente; Fletch, il braccio; Chris, la bussola; Marie, l'affascinante fidanzatina di Hurst; e Joe Thorne. Si imbattono in un ossario di bambini, sepolti laggiù da chissà quanto tempo. Ma non sono soli. Annie, la sorellina di otto anni di Joe, li ha seguiti fin lì. E quando un'altra presenza si manifesta, vomitando milioni di scarafaggi dai teschi, dalle ossa e dai crepacci del terreno, tutto precipita. Nella confusione della fuga, qualcuno sferra un colpo mortale alla testa di Annie. Nonostante gli altri lo abbiano abbandonato chiudendosi la botola alle spalle, Joe riesce a tornare a casa. Due giorni dopo, torna anche Annie. Nessuno sa dove sia stata. Oggi, venticinque anni dopo quel giorno e infrangendo la promessa che aveva fatto a se stesso, Joe ha deciso di rimettere piede a Arnhill. A convincerlo a intraprendere il viaggio è stata un'email anonima: "So cos'è successo a tua sorella", gli hanno scritto. Sta succedendo di nuovo.

RECENSIONE:

Ho letto il primo libro di C.J. Tudor "L'Uomo di Gesso" e la sua scrittura accattivante e  coinvolgente, mi ha da subito colpita e conquista .
Così quando ho scoperto che aveva pubblicato un nuovo libro, mi sono immediatamente immersa nella lettura, e come era successo con L'uomo di Gesso anche in Chi ha rubato Annie Thorne? mi sono completamente dimentica del mondo che mi circondava, tanto il libro mi ha catturato.
Joe  quando è nata Annie era un po' geloso di lei.

Abituato ad avere tutte le attenzioni solo per lui, mentre quando è nata Annie i loro genitori hanno dedicato tutte le attenzioni per la piccola. Ma ben presto anche Joe rimane conquistato da Annie  e se appena nata non la voleva, con il passare del tempo anche lui la vizia  e la coccola. 
Fino a quando Joe compie 15 anni. 
La differenza d'età tra loro inizia a farsi sentire, non può più giocare con la sua piccola sorellina di 8 anni
Joe inizia a frequentare un gruppo di ragazzi della sua scuola.
Questi ragazzi vogliono scoprire i segreti e  leggende che ci sono a Arnhill, soprattutto vogliono indagare su una leggenda che riguarda la  vecchia miniera della città.
Un ragazzo trova un modo per entrare nella miniera. 
Quello che vedono è sconcertante e scioccante. 
La miniera è piena di ossa di bimbi......
Fattore ancora più spaventoso e che Annie ha seguito i ragazzi senza che nessuno di loro se ne sia accorto...
I ragazzi alla vista delle ossa scappano, ma qualcosa di ancora più terrificante succede. Annie scompare senza lasciare tracce, 48 ore dopo la sua scomparsa ricompare come se nulla le fosse successo...  
Joe è l'unicp ad scettico continua a dire che la bimba ritornata non è la sua sorellina Annie..ma altro....
Joe lascia la sua città, vuole lasciarsi dietro tutti ricordi.
Trascorrono 25 anni e Joe è costretto a  ritorna a "casa" quando riceve una mail che spiega che sa cosa è davvero accaduto a Annie....
Joe è un protagonista bugiardo, un giocatore d'azzardo indebitato e un alcolizzato.
Possiamo dunque credere alle sue parole? E' affidabile?
E questo il punto di forza di questo libro, si legge perché si vuole conoscere la verità.
Si vuole scoprire cosa davvero è successo ad Annie, si vuole capire se davvero Joe sta dicendo la verità o se le sue parole servono solo per depistarci.
Chi ha rubato Annie Thorne? è un libro che ho letto in poche ore, tanta era la curiosità nel voler scoprire la verità.
Per concludere confermo le parole iniziali che ho detto riguardo questa scrittrice: mi ha conquistata e continua a farlo. 
Non vedo l'ora di poter leggere un nuovo suo libro.

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