giovedì 19 luglio 2018

RECENSIONE: La donna dei mirtilli rossi di Susanne Jansson


Mossmarken è un piccolo paese affacciato sulle paludi del Nord della Svezia. Negli acquitrini che coprono l'intero paesaggio, durante l'Età del Ferro, venivano compiuti sacrifici agli dei. Anche sacrifici umani. Le condizioni ambientali di queste zone umide ritardano il processo di decomposizione, e dalle acque melmose riemergono antichi corpi mummificati. Come quello della donna dei mirtilli rossi, il primo miracoloso ritrovamento che aveva portato alla scoperta delle proprietà chimiche di quell'area. Nathalie è una biologa. È venuta fino a Mossmarken per studiare le torbiere. Ma lei quelle zone le conosce bene: le ha abbandonate da bambina, in seguito a strani, tragici incidenti. Poco dopo il suo arrivo, trova un uomo privo di sensi a pochi passi dall'acquitrino. E una fossa scavata per accoglierlo poco distante. La palude ha fame di nuovi sacrifici, come sostiene la gente del posto? Oppure il male che si annida in quel piccolo borgo ha una natura terribilmente umana? A porsi le stesse domande è Maya Linde, artista e fotografa della polizia. Sarà lei a guidare le indagini e a sfiorare la verità.

RECENSIONE:

Nathalie ritorna nel suo paese natio dopo 14 n.
Sta scrivendo la sua tesi di dottorato sul riscaldamento globale, vuole diventare una biologa.
Ritorna al suo paese d’infanzia per prelevare dei campioni dalla palude di Mossmarken. Per Nathalie non è facile ritornare nel suo luogo d’infanzia la sua vita è cambiata totalmente nell’estate dei suoi 12 anni .

Prima per la morte della sorella della sua migliore amica Julia e poi con l’episodio che la tocca molto da vicino.
Nathalie affitta una cassetta per il periodo che le serve per i suoi studi e tutti i giorni vede passare davanti a casa sua un bel ragazzo.
Un giorno prende coraggio e gli offre da bere. Inizia così un'abitudine.
Il ragazzo si chiama Johannes.
Una sera mentre si sta per scatenare una tempesta, Nathalie vede Johannes andare a correre come sua abitudine nei pressi della palude.
Nathalie però ha una brutta sensazione poco dopo esce anche lei e lo trova riverso per terra.
Chiama subito i soccorsi viene portato immediatamente in ospedale ma purtroppo è in coma.
Il poliziotto che segue il caso,Leif trova nella tasche del ragazzo un sacchetto pieno di monete da 10 corone.
Arriva Maya una fotografa piuttosto conosciuta ma che lavora anche per la polizia.
Nathalie va a trovare tutti i giorni Johannes, non lo vuole ammettere ma si è molto affeziona al ragazzo e dopo molti anni finalmente si apre con qualcuno... anche se è in coma.
 Racconta a Johannes quell’estate che ha cambiato per sempre la sua vita il suo carattere
Noi capiamo perché Nathalie è così chiusa.
Maya decide di fare una mostra fotografica proprio sulla palude, scatta foto per la polizia ma anche per la sua mostra.
In una di queste sue incursioni nella palude Maya trova un corpo di un uomo scomparso misteriosamente anni prima, anche lui nelle tasche aveva un sacchetto pieno di monete.
Inizia a trapelare le prime indiscrezioni.... serial killer o sacrifici che la palude vuole ......
Il libro è narrato dal punto di vista di Nathalie e Maya.
Conosciamo una Nathalie di 12 anni una ragazza felice, amata dai suoi genitori, con la sua migliore amica giocava speso vicino alla palude .
Pian piano scopriamo il suo dolore ....
Maya è una fotografa piuttosto nota, ha trascorso dieci anni a New York per migliorare le sue foto e ora aiuta la polizia.
Poi c’è una terza protagonista la palude tutto ruota intorno a lei....
Il libro è molto curioso, le supposizioni sono tante, ma la verità è una sola e non la si vede arrivare.
Consiglio.
Voto: 4

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