Nicholas Arthur Frederick Edward
Pembrook, principe di Wessco, detto “Sua Bollente Altezza”, è un uomo
affascinante e sfacciatamente arrogante. Come biasimarlo: è difficile essere
modesti quando tutti si sperticano in continue genuflessioni al tuo passaggio.
Ma, in una gelida notte a Manhattan, il principe incontra una ragazza
bellissima dai capelli scuri che non si inchina davanti a lui. Anzi, gli lancia
addirittura una torta in faccia… Uscire con un principe non è proprio tra le
cose che la giovane cameriera Olivia Hammond si aspettava potessero accaderle.
Le smorfie di disprezzo sul volto della regina madre, l’accanimento dei
paparazzi e il diffondersi a macchia d’olio di gossip di ogni tipo
sgomenterebbero chiunque. Ma agli occhi di Olivia, Nicholas, tolta la corona, è
un uomo affascinante, uno per cui vale la pena lottare. Nicholas dovrà decidere
se piegarsi alle convenzioni e diventare il re che la sua famiglia si aspetta
che sia, o restare l’uomo che sente di essere e amare Olivia per sempre…
La
serie Tangled è scritta dal pov maschile, questa è una bella novità per il
contemporary romance. Perchè questa scelta?
Quando ho iniziato a scrivere
questa serie, l’ho fatto utilizzando la terza persona, ma avevo l’impressione
che il romanzo fosse lento. Quasi come se fosse un personaggio studiato, ho
iniziato a scrivere la scena in cui Drew e Kate si incontrano per la prima
volta, utilizzando il suo pov, ed è stato interessante e divertente—sembrava
tutto molto naturale. In quel momento non ero a conoscenza del fatto che un
contemporary romance raccontato dal punto di vista di un uomo fosse una cosa
insolita, mi è sembrato giusto per il tipo di storia, e mi è piaciuto molto,
quindi ho deciso di continuare a scrivere dal suo pov.
La
serie Royally racconta della nobiltà. Di solito i tuoi personaggi sono
personaggi ordinari con storie particolari. Perchè questa scelta?
Credo che la nobiltà affascini di
più rispetto alla gente comune, il benessere, la fama, i privilegi, la storia e
qualche volta un pò di dramma nell’albero genealogico. E’ la classica favoletta
con la quale crescono molte ragazzine: conoscere il bellissimo principe e
vivere felici e contenti. Ciò che mi ha attirato di più della nobiltà, invece,
è stata l’idea di avere questi uomini e donne sui vent’anni, legati in modo
concreto da leggi e tradizioni antiche e arcaiche. Questo condiziona le loro
vite e talvolta li tiene in gabbia. Ero molto entusiasta di trattare
quell’argomento, perchè crea un meraviglioso conflitto per il personaggio e
tutti quelli che li circondano.
Descrivi Royally Screwed in tre
parole.
Affascinante, sexy e romantico.
Cosa
dobbiamo aspettarci dopo la serie Royally? Quale sarà il tuo prossimo progetto?
In questo momento sto lavorando
sul mio prossimo progetto, e ne sono così entusiasta!! Presto fornirò I
dettagli, ma per il momento vi dirò che include tutti gli aspetti della mia
scrittura che i miei lettori preferiscono, e non vedo l’ora di condividerlo.
Il primo personaggio maschile di
cui ho scritto dopo Drew, è stato Matthew di Tamed. Non è stato troppo
impegnativo, perchè si trovavano ancora nel mondo della serie Tangled, entrambi
bancheri di New York- Watthew era solo una sorta di versione più gentile di
Drew. Il primo personaggio maschile al di fuori della serie Tangled è stato
Stanton Shaw, e quello è stato difficile. Volevo che la sua personalità e la
sua voce, fossero diverse da quelle di Drew, ma allo stesso tempo divertenti.
Quella consapevolezza mi ha reso difficile, delle volte, immedesimarmi in quel
personaggio, ma sono stata contenta di come è andata a finire.
Secondo
te, quali sono i tre elementi che non devono mancare in un romanzo?
1) L’umorismo: che non significa
dover ridere a crepapelle, ma deve essere un momento che faccia ridere,
ridacchiare, sorridere i lettori.
2) Connessione emotiva: non voglio
leggere solo di quello che fa o pensa un personaggio, voglio sentire ciò che
sente; voglio provare la loro stessa speranza, il crepacuore, la frustrazione e
la gioia, proprio come loro.
3) Storia impegnativa- quei
piccoli intrighi nella trama e dialoghi che mi fanno continuare a voler girar
le pagine, per vedere cosa succede dopo e come va a finire.
Mentre
scrivevi Royally Screwed hai preso spunto da una famiglia reale vera?
Sebbene conosca la storia della
monarchia inglese e gli attuali membri della famiglia reale Inglese, ho
studiato i Reali: Britannici, Svedesi, di Monaco, Giordani e Sauditi, così come
i loro governi e i ruoli che le famiglie giocano nel governare il paese. Tutte
queste ricerche hanno influenzato il mondo costruito intorno alle famiglie
reali Wessco e Pewbrook di Royally Screwed.
Royally Screwed è stato acquistato
dalla PassionFlix, cosa ti aspetti dalla produzione del film?
Sono molto entusiasta di lavorare
con la PassionFlix – è una grande azienda con idee interessanti e innovative.
Credo che la produzione di Royally Screwed, rimanga fedele al libro,
bellissimo, divertente e romantico.
Sono sempre i personaggi a
dirigere la storia; chi sono, da dove partono, il loro cammino e come andranno
a finire. I miei personaggi spuntano nella mia mente in diversi momenti- quando
sto guidando, mentre corro o sto ascoltando la musica. Dar vita alla loro
storia nella mia testa mi diverte un sacco, così sono sempre felice di condividerla
con i miei lettori, in modo che anche loro possano divertirsi.
Ascolti
musica mentre scrivi?
Non mentre scrivo. Quando sto
scrivendo, è meglio per me rimanere concentrate sulle parole, sentirle nella
mia testa, ma la ascolto prima di scrivere. E’ stimolante e mi aiuta ad avere
un approccio più emotivo in una scena che sto scrivendo.
INTERVISTA ORIGINALE
The
Tangled series is written with a male point of view, this is a nice chance for
the contemporary romance. Why did you make this choice?
When I first started writing Tangled it was in the
third person point-of-view, but it felt too slow paced. Almost as a character
study, I started writing the scene where Drew and Kate first meet from his
point-of-view. And it was so entertaining and fun—all of the asides and advice
just felt very organic and right. I didn’t know at the time that a contemporary
romance told from the man’s perspective was a unique thing—it just felt right
for the story and I enjoyed it so much, I decided to keep writing from his
point of view.
The
Royally series talk about royalty. Usually your characters are ordinary people
with peculiar history. Why did you make this choice?
I think royalty is fascinating to most ordinary
people—the wealth, the fame, the privilege, the history and sometimes drama in
the family tree. It’s the classic fairytale that many little girls grew up
on—meeting the handsome prince and living happily ever after. What attracted me
most to the royalty aspect, however, was the idea that we have these regular,
modern twenty-something men and women who are bound in a very real way by old
and archaic laws and traditions. It effects their lives and at times, cages
them in. I was very excited about exploring that theme because it creates such
wonderful conflict for the character and everyone around them.
Describe
Royally Screwed in three words.
Enchanting, Sexy, Romantic.
What can
we expect after the Royally series?
What will
be your next project?
I’m actually working on my next project right now and
I’m SO excited about it! I’ll be announcing details soon, but for now I’ll say
it includes all of my readers’ favorite aspects about my writing and I’m really
looking forward to sharing it.
Was it
difficult to write another male character after the iconic Drew Evans?
The first male character I wrote after Drew was
Matthew in Tamed. It wasn’t too challenging, because they were still in the
Tangled Series world, both New York investment banker kind of guys—Matthew was
just sort of a kinder, gentler version of Drew. The first male character I
wrote outside the Tangled Series was Stanton Shaw – and that was difficult. I
wanted his voice and personality to be distinct from Drew but still entertaining.
That awareness made it difficult to lose myself in the character at times,
though I was very happy with how the story turned out.
In your
opinion what are the three elements that can’t be missing in a novel?
1) Humor – doesn’t have to be laugh out loud, but
there should be at least one moment that makes readers smile, grin or giggle.
2) Emotional connection – I don’t just want to read what a character is doing
and thinking, I want to feel what they feel—I want to experience their hope,
heartbreak, frustration and joy right along with them. 3) Compelling story –
those little breadcrumbs of plot and dialogue that make me keep wanting to turn
the pages, to see what happens next and ultimately how it all ends.
While
writing Royally Screwed were you influenced by a real royal family?
Though I’m most familiar with the history of the
English monarchy and the current members of the British royal family, I
researched the royals of: Britian, Swedan, Monaco, Jordan and Saudi Arabia, as
well as their governments and the role the royal families play in running the
country. All of the research influenced the world building of Wessco and the
Pembrook royal family in Royally Screwed.
Royally
Screwed is been optioned by PassionFlix, what do you expect from the production
of the movie? I’m so
thrilled to be working with PassionFlix - they are a great company with
exciting and innovative ideas. I think the production of Royally Screwed will
be true to the book, beautiful, entertaining and romantic.
What
inspire you to write your novels?
It’s always the characters that drive my novels – who
they are, where they start and their journey of how they end up where they do.
My characters pop into my head at different times – when I’m driving, jogging,
listening to music. Having their stories play out in my head is very
entertaining for me, so I’m always happy to share them with readers so they can
be entertained too.
Do you
listen to music while writing?
Not while I’m writing, when I’m writing it’s better
for me to focus on the words, hear them in my head. But I do listen to music
before I write. It’s very inspiring and helps me get into the emotional mindset
of a scene.
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