mercoledì 15 febbraio 2017

IV Tappa BlogTour Romantics di Leah Konen - Leggenda di cupido

Ciao Febbraio è il mese per antonomasia più romantico dell'anno c'è la festa di San Valentino ma sapete come è nata la Leggenda di Cupido? No, bene continuate a leggere, la mia tappa vi racconterà la sua nascita... 





Gael ha il cuore spezzato dopo aver scoperto che la fidanzata Anika lo tradisce con il suo migliore amico. Come se non bastasse, i suoi genitori si sono separati, scompigliando così la vita sua e della sorellina Piper. Di fronte a questa tragedia, Amore (proprio lui, in persona), frustrato per non essere riuscito a tenere insieme il padre e la madre di Gael, decide di andare in soccorso del ragazzo, romantico patologico, per curare il suo cuore ferito. I piani di Amore per Gael, però, vengono messi a rischio dall'arrivo di Cara, la ragazza sbagliata al momento sbagliato, da cui il ragazzo sembra irresistibilmente attratto..




Cupido da sempre ha giocato un ruolo importante nel festeggiare l’Amore e gli innamorati.
 
Egli è conosciuto come fanciulletto alato e seminudo, dotato di frecce con le quali trafigge i cuori, talvolta  per far innamorare, talvolta per portar scompiglio nei sentimenti.
Nell’antica Grecia era conosciuto come Eros, Dio dell'Amore, originato dal caos: giovane figlio di Ares (dio della guerra) ed Afrodite (dea della bellezza).
Presso i Romani viene invece chiamato Cupido, figlio di Venere(dea della bellezza) e di Marte(Dio della guerra).
Innamorato della giovane Psiche che venne immortalata nell'Olimpo come sua sposa.
Una leggenda narra la storia di Cupido e di Psiche, giovane fanciulla mortale:
si racconta che Venere fosse gelosa della bellezza di Psiche ed ordinò al figlio di punire la ragazza, ma egli, anzichè eseguire l'assurda pretesa della madre, se ne innamorò.
I due giovani si sposarono, ma in quanto mortale fu proibito a Psiche di poter guardare il marito. Non riuscendo ad ubbidire al comando, la giovane trasgredì e Cupido si trovò costretto a punire la sua disobbedienza: la loro dimora ed il loro giardino scomparvero assieme all'amato.
Volendo ritrovare il suo amore la fanciulla raggiunse il tempio di Venere implorandole perdono, ma la dea desiderando ardentemente di distruggerla, le diede una serie di prove da affrontare, 
Le prime furono superate brillantemente, ma l'ultima prova che Venere le aveva riservato era molto più difficoltosa delle altre: come suo ultimo compito, infatti, diede a Psiche un piccolo vaso ordinandole di attraversare gli Inferi per catturare un po’ della bellezza di Proserpina (moglie di Pluto) e di riporla in esso per poi donargliela.
Fu però dato a Psiche l'avvertimento di non aprire mai il vaso qualsiasi cosa accadesse.
Ancora una volta la tentazione assalì Psiche che lo aprì cadendo in un sonno mortale.
Cupido la trovò senza vita sulla terra e ricordando l’amore che aveva provato per lei, rinchiuse nuovamente il maleficio all'interno del vaso.
 Offeso dal crudele gesto della madre Cupido perdonò Psiche. 
Gli dei, commossi dell’amore dei due, trasformarono Psiche in una dea.

Storia, mitologia e leggenda di Eros, Dio dell'Amore
Denominato Cupido nella mitologia romana, Eros viene consacrato dalle opere di Esiodo (poeta dell’antica Grecia), come un Dio solenne e primordiale al pari della dea Gaia (madre Terra). Siamo lontani quindi dall’immaginare Eros come il bimbo con  le ali da angelo, che impugna il suo arco allo scopo di far innamorare le persone, colpendole con le frecce magiche. Egli verrà infatti (in tempi più recenti) considerato il figlio di Afrodite ed Ermes al contrario delle opere di Esiodo nelle quali  lo troviamo nelle vesti del marito di Afrodite (Dea dell’amore, bellezza, sessualità e lussuria). Per il poeta greco, Eros è dotato di poteri illimitati e risulta quasi il più temibile degli Dèi (anche perchè già vivente prima della nascita di tutte le divinità conosciute), per la sua potenza e la severità con la quale agiva.
Vi sono delle leggende che raccontano della sua nascita affermando che egli è stato generato direttamente dalla Terra (Gaia) e dal Tartaro (inferi). La forza sovrannaturale di Eros non risparmia nemmeno gli Dèi, è una forza così potente che può indurre alla perdita della ragione, alla distruzione completa.

Altre leggende vedono Eros come il frutto dell’amore tra Zeus e Afrodite (stessa figlia di Zeus), descrivendolo come un Dio egoista e crudele a tal punto che Zeus chiese ad Afrodite di ucciderlo. Non avendone il coraggio però, la Dea decise di nascondere e far crescere Eros nel bosco, insieme agli animali selvatici. Tutto ciò però, non fece altro che peggiorare l’insofferenza del Dio nei confronti degli uomini e la già spiccata malvagità, la quale a sua volta, diede origine ad una delle più drammatiche storie d’amore non corrisposto esistite nella storia: quella tra Dafne e Apollo. Stanco delle continue derisioni da parte di Apollo, Eros si vendicò scagliando una delle sue fatali frecce contro il prepotente Dio per farlo innamorare perdutamente di Dafne ed un’altra a Dafne affinché bastasse solo la vista di Apollo per scatenare in lei l’orrore e la repulsione. Così per non essere più importunata e rispettare tra l’altro il voto fatto a Diana (Dea della Caccia) alla quale la ninfa aveva consacrato la sua vita, chiese aiuto al padre Penéo (altre leggende fanno invece riferimento alla madre di Dafne), il quale per evitare l’unione tra i due, tramutò la figlia in un albero, il lauro.
Nella vita di Eros però, si verifica una fase molto importante quando si innamora follemente della mortale Psiche (l’anima) alla quale successivamente dona l’immortalità. Infatti l’amata dovrà superare difficili e spaventose prove, ma alla fine riuscirà a diventare la felice sposa di Eros e dal loro amore condito da un irrefrenabile passione avrà origine Piacere.
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1 commento:

  1. Oh, menomale che nonostante tutto la storia tra Cupido e Psiche sia finita bene. I greci sono fin troppo portati alla tragedia xD

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