mercoledì 25 gennaio 2017

RECENSIONE: Più veloce dei ricordi di Jeremy Jackson


Kevin è un giovane corridore promettente ma senza troppa convinzione. Tutto cambia quando una notte, dopo una gara, il pulmino che riporta a casa i compagni di squadra, la fidanzata, l'allenatore, finisce tragicamente in un fiume. Solo Kevin si salverà, perché quella notte stava tornando a casa in auto con i genitori. Nei mesi successivi la corsa diventa la sua vita: mentre corre si sente avvolto da un silenzio che attutisce il dolore. In pochi anni comincerà ad accumulare record su record, diverrà una promessa nazionale, idolo del pubblico, ma non tutti si lasciano abbagliare dal suo successo. Gregory, il nuovo allenatore, gli lancia una domanda scomoda: "Per chi vinci? Lo fai per te?". E poi c'è Henny, la compagna di corse che adora i temporali estivi e con la sua sincerità priva di compromessi sa bucare la scorza di Kevin. Grazie anche a loro Kevin imparerà di nuovo a entrare in contatto con le proprie emozioni, a recuperare i ricordi del passato per poterne creare di nuovi nel presente, a vivere combattendo per quello che realmente vuole e non solo per quello che gli altri si aspettano da lui.

RECENSIONE:

Mi capitata raramente, ma quando succede, sono sempre in difficoltà a scrivere una recensione negativa, purtroppo questo libro Più veloce dei ricordi non mi ha emozionata, non ha suscitato in me nulla, è una volta che ho concluso mi ha lasciato un'amarezza, perché in fondo non ho capito il senso di questo libro. Mi spiego, quando leggo un libro mi piace sempre trovare il messaggio che la scrittrice vuole lasciarsi, ma in questo libro non l'ho trovato.
Ho iniziato questa lettura con tutte le migliore aspettative, la trama era sicuramente particolare e sembrava anche delicata, ma poi una volta che ho iniziato a leggere, la trama la storia è basata solo e sempre sulla corsa,sui tempi di Kevin il nostro protagonista.
Kevin dopo una gara di atletica  è l'unico sopravvissuto della sua squadra di atletica lui si salva perché sale in auto con i suoi genitori, anziché sul pullman della scuola, sul pullman c'erano i suoi amici e anche la sua ragazza....
Dopo questo fatto la sua vita cambia, deve frequentare una nuova scuola, nuovi amici grazie all'allenatore di atletica, appena assunto, Kevin inizia a impegnarsi e a vincere qualsiasi gara di corsa migliorando e battendo i tempi. 
Kevin corre pur odiano correre, ma quando corre si isola, sente solo silenzio corre, quasi vola è forse la sua valvola di sfogo . 
Ecco il problema di questo libro, non vengono mai chiarite anzi piegate meglio l'emozioni, il dolore di Kevin. 
Nell' incidente ha perso tutto, amici, ragazza ma lo scrittore non approfondisce i suoi sentimenti, i suoi stati d'animo....Kevin corre, corre per km e km.
Sinceramente non so che dire magari non lo capito forse non è il mio genere, forse non era il momento giusto di leggere questo libro, sta di fatto che non mi ha emozionato . 
Mi spiace.


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