venerdì 25 novembre 2016

I Tappa BlogTour: Unravel me di Tahereh Mafi - Worldbuilding


Care lettrici oggi faccio da apri pista per questo bellissimo e atteso libro.
La mia tappa consiste nel spiegarvi il mondo Juliette, lei fin da piccola è sempre stata una ragazza "particolare" non è mai stata abbracciata, baciata o coccolata dai suoi genitori , lei ha un dono una maledizione, se viene toccata dagli essere umani , questi soffrono terribilmente, per questo Juliette è sempre stata sola isolata dal resto del mondo...lei nel bene e nel male è diventata il suo mondo.





Juliette è sfuggita alla Restaurazione e al suo leader che intendeva usarla come arma. Da quando vive al Punto Omega è libera di amare Adam, ma non sarà mai libera dal proprio tocco letale, né da Warner, che la desidera più di quanto lei credesse possibile. Tormentata dal passato e incapace di pensare al futuro, Juliette sa che dovrà compiere delle scelte difficili. Accettare il proprio potere distruttivo per metterlo al servizio della resistenza e, soprattutto, allontanare Adam pur amandolo con tutta se stessa.




Sono rinchiusa da 264 giorni. A tenermi compagnia ci sono solo un quadernetto, una penna malridotta e i numeri che mi frullano nella testa. 1 finestra. 4 pareti. 15 metri quadrati di spazio. 26 lettere di un alfabeto di cui non mi sono mai servita nel corso di 264 giorni d’isolamento. 6336 ore dall’ultima volta che ho toccato un essere umano.
«Tra poco dividerai la cella la stanza con qualcuno» hanno detto.
«Speriamo che tu ci marcisca, qui dentro Una gratificazione per la tua buona condotta» hanno detto.
 «Tra psicopatici v’intenderete Basta isolamento» hanno detto. A parlare sono stati i tirapiedi della Restaurazione. Il movimento che in teoria avrebbe dovuto soccorrere la nostra società agonizzante. Le stesse persone che mi hanno trascinata fuori dalla casa dei miei genitori e mi hanno rinchiusa in un manicomio per colpa di qualcosa che non sono in grado di controllare. A nessuno di loro è importato che non sapessi di cos’ero capace. Che non sapessi cosa stavo facendo. Non ho idea di dove mi trovo. So solo di essere stata costretta a montare a bordo di un furgone bianco giunto qui dopo un viaggio di 6 ore e 37 minuti. E so di essere stata ammanettata al sedile. So che c’erano anche delle cinghie, per tenermi immobile. So che i miei genitori non si sono presi il disturbo di dirmi addio. So di non aver pianto, mentre mi portavano via. So che il cielo crolla ogni giorno.
Sono una goccia di pioggia. I miei genitori si sono svuotati le tasche in cui mi tenevano nascosta e mi hanno lasciato sulla strada a evaporare.
È da 264 giorni che nessuno mi tocca. A volte penso che la solitudine che ho dentro finirà per esplodere lacerandomi la pelle, e altre volte dubito che abbandonarmi alle lacrime, alle urla o a una risata isterica possa essermi d’aiuto. A volte ho un bisogno così disperato di toccare di essere toccata di sentire, che ho la sensazione di essere in equilibrio sul ciglio di una scogliera, come se stessi per precipitare in un universo parallelo dove nessuno riuscirà mai a trovarmi. Non sembra impossibile. Ho urlato per anni, e nessuno mi ha sentito.
 «Tu non hai fame?»
La sua voce si è fatta più bassa, il tono un po’ preoccupato. È da 264 giorni che muoio di fame.
 «No.»
 La parola che mi sfugge dalle labbra è poco più di un respiro spezzato, e mi volto, non dovrei ma lo faccio, e lui mi sta fissando. Mi studia. Ha le labbra socchiuse, le braccia lungo i fianchi, le ciglia che battono per la confusione. Qualcosa mi colpisce allo stomaco. I suoi occhi. Qualcosa nei suoi occhi. Non è lui non è lui non è lui non è lui non è lui. Chiudo il mondo fuori dalla porta. La chiudo a chiave. Do tutte le mandate possibili. Sprofondo tra le pieghe dell’oscurità. «Ehi…» Spalanco gli occhi. 2 finestre infrante, che mi riempiono la bocca di vetro. «Cos’è quello?» La sua voce è un tentativo fallito di piattezza, un tentativo affannoso di indifferenza. Niente. Mi concentro sul riquadro trasparente incuneato tra me e la libertà. Ho voglia di distruggere questo mondo di calcestruzzo e di farlo scomparire. Vorrei essere più matura, migliore, più forte. Vorrei provare rabbia rabbia rabbia. Vorrei essere l’uccello che vola via. Il mio compagno di cella parla di nuovo: «Cosa scrivi?» Queste parole sono vomito. Questa penna tremolante è il mio esofago. Questo foglio di carta è la tazza di porcellana del mio gabinetto. «Perché non rispondi?» Si è avvicinato troppo troppo troppo. Nessuno si avvicina mai abbastanza.
Inspiro e aspetto che anche lui, come chiunque altro nella mia vita, si allontani.

Non ho mai conosciuto il conforto dell’abbraccio di una madre. Non ho mai sentito la dolcezza racchiusa nel bacio di un padre. Non sono pazza. «Niente.» Altri 5 secondi. «Posso sedermi vicino a te?»
Sarebbe meraviglioso.
«No.»
Riprendo a fissare la parete.Adam mi rivolge un sorriso dolce. Le mie ossa si dissolvono. L’ebbrezza mi fa girare la testa. Il suo naso sfiora il mio, le sue labbra distano solo un respiro dalle mie, i suoi occhi hanno già iniziato a divorarmi. Sono una pozzanghera senza braccia e gambe. Il suo odore è dappertutto, avverto il suo corpo contro il mio. Adam mi stringe la vita, mi afferra per i fianchi, preme le gambe contro le mie, mi conquista con la forza del suo petto. Il suo corpo sembra costruito con mattoni di desiderio. Il sapore delle sue parole indugia ancora sulle mie labbra.
«Davvero…?»
Sussurro la mia incredulità, e intanto mi sforzo di credere in una cosa che non si è mai avverata. Sono arrossita dalla testa ai piedi, sono satura di tutto ciò che è stato taciuto fin qui. Il sentimento negli occhi di Adam è così intenso che quasi mi spacca in due.
«Dio, Juliette…»
E mi bacia. Una, due volte, e quando scopro che gusto ha un bacio, capisco che non ne avrò mai abbastanza. Adam mi accarezza la schiena, mi sfiora le braccia e prende a baciarmi con più foga, a fondo, con un’urgenza sconosciuta e pressante. E quando si ferma per respirare passa a baciarmi il collo, la clavicola, poi risale al mento e alle guance. Le sue mani hanno un effetto devastante, boccheggio in cerca di ossigeno. Siamo zuppi d’acqua e di meraviglia, posseduti dall’euforia di un momento che ritenevo impossibile. Adam si scosta soffocando un gemito, e io voglio che si tolga la maglietta.


Non esistono più stagioni vere e proprie. Gli animali muoiono, gli uccelli hanno smesso di volare, i raccolti germogliano a fatica, i fiori sono quasi tutti estinti. Il tempo è inaffidabile. Certe volte, nelle giornate invernali, ci sono 33 gradi. Certe volte nevica senza motivo. Non riusciamo più a coltivare cibo, non riusciamo più a garantire agli animali i vegetali di cui si nutrono, e non riusciamo a sfamare gli esseri umani. Prima che la Restaurazione salisse al potere con la promessa di una soluzione, il tasso di mortalità della popolazione aveva raggiunto livelli allarmanti. Gli animali erano così affamati da mangiare qualunque cosa, e le persone erano così affamate da mangiare animali intossicati. Rischiavamo la morte per restare vivi. Il tempo, le piante, gli animali e la sopravvivenza della specie umana sono connessi tra loro in maniera inestricabile. Gli elementi naturali si erano dichiarati guerra perché noi avevamo abusato dell’ecosistema. Avevamo abusato dell’atmosfera. Abusato degli animali. Abusato dei nostri fratelli umani. La Restaurazione promise di aggiustare le cose. Ma con l’avvento del regime, mentre la salute umana trovava un minimo sollievo, le armi iniziarono a seminare più morti della fame. E la situazione non fa che peggiorare. 


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16 commenti:

  1. La mia prossima lettura sarà "Shatter me" in previsione dell'arrivo di questo spettacolo!! Non vedo l'ora sembra bellissimo e ne ho sentito parlare davvero bene!

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  2. Partecipo a questo blogtour perché ho tanto sentito parlare di questa serie ma non mi ci sono mai soffermata con attenzione!
    Credo che questa sia l'occasione giusta per scoprire se potrebbe piacermi o meno ;-)
    L'estratto è senza dubbio entusiasmante ♡
    Lettori fissi: Rosy Palazzo
    Mail: rosy.palazzo1612@gmail.com
    Facebook: Rosy Palazzo
    Ho piacizzato la pagina richiesta ;-)
    Grazie mille per l'opportunità ♡

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  3. Ho già Shatter Me,ma se non è completa non inizio mai una serie,nel frattempo partecipo. Grazie mille
    mila.mali@hotmail.it

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  4. Dopo aver letto Shatter me, la mia curiosità è alle stelle e questa è una delle uscite che aspetto con più ansia. Non vedo l'ora!! <3

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  5. voluvo giusto cominciare shatter me, se vinco questo di certo potrei assaporare a pieno tutta la saga!
    luigi8421@yahoo.it
    Luigi Dinardo

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  6. Partecipo volentieri. Mi piacerebbe leggere questo libro, insieme al precedente e al successivo, perché ho sentito parlare benissimo di questa trilogia, e sono molto curiosa al riguardo.
    Lettrice fissa dei blog come Alexandra Scarlatto.
    Indirizzo e-mail: hotstorm403@gmail.com

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  7. Grazie per l'opportunità!! :)
    Vorrei leggere questo libro perché non si parla d'altro che bene di questa serie infatti ora che è uscito pure il secondo capitolo ho finalmente comprato il primo 😍
    Email: marco.smeraldi8@gmail.com
    Lettore fisso: Marco Smeraldi
    FB: Marco Smeraldi

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  8. Normalmente preferisco gli autoconclusivi, ma non riesco a fare a meno di sentirmi attratta da questa serie - il fascino che esercita Warner su di me potrebbe essere parte del "problema".

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  9. Non ci posso credere, ormai non ci speravo più in questo giorno. Sono 4 anni che aspetto questo seguito, anni e anni. Io boh, sono felicissima! Amo questa saga, ho amato il primo, che ho riletto qualche giorno fa in attesa dell'uscita del secondo. Ho letto anche la novella "Destroy me", anche se io odio Warner come personaggio, non ci posso far nulla. Io adoro Adam come personaggio.
    Parlando di Juliette, poverina, è una cosa che non posso neanche immaginare. Non essere abbracciata da nessuno, non essere toccata. Nemmeno i genitori, ed è una cosa atroce, la consideravano un mostro, ma mica è colpa sua se ha questo potere. Poi non è un mostro!!!
    Una cosa che ho sempre apprezzato di "Shatter me", è il modo in cui Tahereh l'ha scritto. I momenti dei pensieri di Juliette che sono così veloci, confusi, senza punteggiatura. Punteggiatura mancante volontariamente. Perché giustamente, quando uno pensa, non è che si ferma, non è che fa le pause mentalmente. E' tipo la prima scrittrice che vedo osare in questo modo, scrivere così.
    Non vedo l'ora di poterlo leggere e quindi partecipo con tanta felicità! :D :D
    Vorrei leggere questo libro perché voglio troppo sapere come va avanti, cosa succede a Juliette, al suo allenamento, alla sua storia con Adam. Voglio sapere di Adam e James appunto. Sono curiosa di tutti gli altri con i poteri e di sapere come sono questi personaggi :D :D


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  10. Partecipo! Perchè vorrei leggere questo libro? Semplice... Perchè questa è una delle serie più belle degli ultimi anni, originale, mai banale, avvincente, complicata, emozionante, stupenda e chi più ne ha più ne metta...
    Lettore fisso Nicoletta Marasca email nicolettamarasca88@gmail.com

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  11. Partecipo con piacere. Vorrei leggere questo e il primo shatter me perché ho sentito solo parlare bene di questa serie e mi sembra proprio il momento giusto per iniziarli!
    lauradomy@hotmail.it

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  12. sinceramente non ho ancora letto il primo...ma in giro leggo talmente tante recensioni positive ed estratti del libro che ho una voglia matta di iniziarlo...e speriamo che questo blogour mi induca a farlo!
    lettrice fissa: Martina Marasca
    mail: marascamartina90@gmail.com

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  13. Nonostante abbia già letto più volte questa trilogia, rileggerla fa sempre bene 😍 amo troppo il modo di scrivere della Mafi e i personaggi che ha creato sono tutti complessi e stupendi.
    Partecipo volentieri e mi sono iscritta come lettrice fissa, grazie dell'opportunità 💕

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  14. Warner *-*
    Farei prima a dire perchè non bisogna leggerlo... non c'è motivo. È assolutamente fantastico, ricco di emozioni e suspance.Amo i personaggi a cui a saputo dar vita. Non ne metterei da parte nessuno. Conquista sin dalle prime righe e lo stile della Mafi è coinvolgente. Lo adoro, non si è capito? XD
    simy-1988@libero.it

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