Gli unici rumori che si sentono sono lo scoppiettare del fuoco e il
lento respiro del mare. Adeline, Rupesh, Steve, Jen e Will sono seduti
intorno al falò e fanno un gioco. Un gioco, chiamato «Devozione», per
giurarsi amicizia eterna come si può fare solo a quindici anni. Un gioco
innocente finché Will non mette tutti alla prova chiedendo se
resterebbero suoi amici nel caso diventasse un serial killer e
descrivendo, per alzare la posta, il modo in cui ucciderebbe le sue
vittime. Un silenzio... pieno di parole gela l’aria. Ma subito una
risata smorza la tensione: è il solito Will, con la sua voglia di
scherzare in ogni occasione. Nulla di più. Eppure, quindici anni dopo,
due persone vengono uccise proprio nel modo in cui l’amico aveva
immaginato. E Will sembra scomparso nel nulla. Solo Adeline, Rupesh, Jen
e Steve sanno quello che è successo quella sera d’estate di tanti anni
prima. Solo loro possono collegare gli indizi e puntare il dito contro
Will. Un loro amico. Fino a che punto si può restare fedeli a un legame
di amicizia? Fino a che punto uno scherzo rimane tale? Fin dove può
spingersi la fantasia senza sconfinare nella realtà? La soluzione è
nelle loro mani. Ma devono fare in fretta, perché un nuovo gioco è
cominciato. Un gioco molto più pericoloso, in cui non ci sono regole.
Un
esordio che è stato un grandissimo successo del passaparola, osannato
dai librai indipendenti. Un romanzo che spiazza sin dalle prime pagine.
Una storia sul valore delle parole, delle promesse, della fedeltà. Una
storia in cui nulla è come ci si aspetta anche se la verità è alla
portata di tutti.
RECENSIONE:
Il libro è diviso in due archi temporali.
Il primo nel 1997 durabte l'adolescenza di Adeline, quando quasi quindicenne si è da poco trasferita con i suoi genitori a Blythe e qui non conosce nessuno.
Quando dalla finestra di camera sua vede, dei ragazzi (Rupesh, Jen e Will) che stanno cercando il cane di un loro amico Steve.
Adeline entra così nel loro gruppo.....
Ritroviamo Adeline più grande che ritorna a Blythe per una rimpatriata con i suoi amici d’infanzia.
Ci sono quasi tutti manca solo Will, il ragazzino più misterioso e inquietante..... WIll il ragazzo che durante un gioco, ha detto che da grande avrebbe ucciso tre persone, così da diventare un serial killer, il piano sarebbe: sparire per un anno, intanto che commette gli omicidi, sparire senza lasciare tracce, uccidere senza che nessuno posso arrivare a Will..... tranne Rupesh, Jen, Steven e Adeline loro lo capirebbero, loro si ricorderanno del "gioco" di tanti anni prima....
Quando Will non si presenta alla cena, un po’ per gioco, un po’ per colpa dell’alcool, iniziano le chiacchiere, le supposizioni.....
Jen cerca su internet notizie riguardo morti descritte nel modo di Will, nel gioco di tanti anni fa, e ne trova due....nei paesi vicini a Blythe...... inizia una corsa verso il tempo per cercare di capire se dietro queste morti, c’è davvero Will, anche perché Will aveva detto che la terza persona, che avrebbe ucciso, sarebbe stato uno di loro, uno dei suoi amici....
È difficile mantenere le amicizie d’infanzia quando la vita fa prendere strade diverse e quando Jen organizza la rimpatriata, viene accolta favorevolmente , è un modo per ritrovare i vecchi amici e scoprire cosa è successo nella loro vita. Tutti si presentano tranne Will, (anche se aveva dato conferma della sua presenza) lui che è sempre stato quello più silenzioso/ inquietante.
E quando Rupesh, Jen, Steven e Adeline iniziando ad indagare e vanno a bussare alla casa d’infanzia di Will, quello che Adeline vede in camera del ragazzo, non depone a suo favore.
Will è davvero un serial killer, o quelle parole dette durante il gioco sono appunto solo parole ?
Questa è una domanda che aleggia per tutto il libro, il lettore per scoprire la risposta non gli rimane che leggere.
Il gioco della devozione di S.R.Masters è uno di quei libri che si legge velocemente, le pagine scorrono via che è un piacere.
La trama intriga molto.
I protagonisti sono amici, ma tra loro si nascondono segreti, bugie, gelosie.
È un libro che si legge tutto d’un fiato.
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