venerdì 17 gennaio 2020

RECENSIONE: Non c'è posto per me di Laura Bonaiuti

Noia e solitudine trafiggono un gruppo di giovani che non sanno cosa fare nella vita, che non sanno se ci sarà futuro.

Io sono qui, Mic. E ti voglio bene più che a tutti loro messi insieme. Ci conosciamo da una vita. Forse so cosa intendi. Parli della noia, della solitudine che ti trafigge anche quando sei tra la gente. Capita anche a me. Capita di non sapere cosa farò della mia vita, ma poi penso che non c'è un futuro. Cioè, esiste. Ma non adesso. Dobbiamo pensare al qui e ora, capisci?!

A Lako, città del futuro, tutti hanno tutto ancora prima di chiedersi se ne hanno bisogno. Grace, Lumi, Michael, Zac, Marissa sono adolescenti alla ricerca di qualcosa che dia loro un senso: è una generazione ingabbiata in un eterno presente. Ma qualcosa si muove, il "Freedom is a State of Mind" è un nuovo Partito che si ribella al consumismo in cui sono cresciuti. Ci saranno scontri con la polizia, ci saranno morti. Grace, però, è diversa dagli altri, si sente fuori posto ovunque, anche tra una folla di coetanei, e conosce il potere delle parole. Una storia in presa diretta, raccontata senza censure: l'alcool e le droghe presi con leggerezza, l'amore che diventa violento, l'amicizia che si complica, i genitori assenti e una sorella dai capelli blu scomparsa da casa...

RECENSIONE:

Grace, Lumi, Micheal,Zac e Marissa sono tutti coetanei, fanno parte tutti della stessa compagnia. Si frequentano, escono a divertirsi  insieme. Ma tra loro non sono sinceri, indossano tutti una maschera. 

Hanno paura a mostrare come realmente sono, hanno paura di non essere accetti  e rimanere da soli. 

Lumi soffre di  attacchi di panico, ha paura di morire, in questi momenti chiama Grace che è l’unica che riesce a calmarlo...... ma quando sono insieme nella compagnia, Lumi non parla mai con la Grace e di questo Grace ne soffre, ha una cotta per lui. 

Ma Grace non vuole farsi avanti, non vuole dire neanche alla sua compagnia che non ama la musica trap, ma ama la musica di suo padre..... ha paura di essere derisa è isolata quindi indossa una maschera....non si mostra per la persona che realmente è.

Marissa ama stare al centro dell’attenzione, ama rimirarsi.  

Zac ha un anno in più, 17, ma sfugge dalla vita con qualsiasi droga.

Micheal è il timido del gruppo.

Cinque adolescenti, diversi tra loro, con caratteri diversi, ma tutti con un solo desiderio venire accettati, visti, amati.

Non c’è posto per me di Laura Bonaiuti è la perfetta descrizione degli adolescenti di oggi. 

Sono in gruppo, hanno tutto, ma nei loro occhi vedi che sono alla ricerca di qualcosa di molto più profondo. 

Un paio di scarpe alla moda, il cellulare di ultima generazione non possono sostituire la presenza di un genitore, di un abbraccio, un come stai. 

Hanno tutte le cose materiali, ma gli mancano le cose più importanti, quelle che formano il carattere e l’adulto del domani.

C’è una parte del libro, che mi ha fatto riflettere.  

Grace e la sua compagnia gironzolano per il parco vedono gli anziani, adulti che li fissano, che li giudicano come perditempo. Questa parte riflette, descrive molto bene il mondo di oggi, gli adulti che non capiscono i giovani, i giovani che non capiscono gli adulti, risulta più facile giudicare, criticare, quando basterebbe parlare. 

Il dialogo è un pilastro fondamentale, che purtroppo è venuto a mancare.

Ci nascondiamo dietro a computer, cellulari , abbiamo smesso di guardare le persone negli occhi e questo porta solitudine su solitudine.

Due mondi che all’apparenza sembrano così lontani e diversi, invece  sono molto simili, cercano tutti la stessa cosa un posto nel mondo, sentirsi amati e accettati per quello che si è.

Sentimento che ritrovo spesso nel libro Non c’è posto per me di Laura Bonaiuti.

Per concludere è un libro che consiglio senza ombra di dubbio, sia agli adolescenti ma anche agli adulti.



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