lunedì 7 ottobre 2019

Review Party: Non perdiamoci di vista di Federica Bosco

È l'ennesimo 31 dicembre, e Benedetta lo trascorre con gli amici della storica compagnia di via Gonzaga, gli stessi amici che, negli anni Ottanta, passavano i pomeriggi seduti sui motorini a fumare e a scambiarsi pettegolezzi, e che ora sono dei quarantenni alle prese con divorzi, figli ingestibili, botulino e sindrome di Peter Pan. Ma quello che, a distanza di trent'anni, accomuna ancora quei «ragazzi» è l'aspettativa di un sabato sera diverso dal solito in cui, forse, succederà qualcosa di speciale: un bacio, un incontro, una svolta. Un senso di attesa che non li ha mai abbandonati e che adesso si traduce in un messaggio sul telefonino che tarda ad arrivare. Un messaggio che potrebbe riannodare il filo di un amore che non si è mai spezzato nonostante il tempo e la distanza, che forse era quello giusto e che torna a far battere il cuore nell'era dei social, quando spunte blu, playlist e selfie hanno preso il posto di lettere struggenti, musicassette e foto sbiadite dalle lacrime. Una nostalgia del passato difficile da lasciare andare perché significherebbe rassegnarsi a un mondo complicato, competitivo e senza punti di riferimento, che niente ha a che vedere con quello scandito dai tramonti e dal suono della chitarra intorno a un falò. Fino al giorno in cui qualcosa cambia davvero. Il sabato diverso dagli altri arriva. L'inatteso accade. La vita sorprende. E allora bisogna trovare il coraggio di abbandonare la scialuppa e avventurarsi a nuoto nel mare della maturità, quella vera.

RECENSIONE:

Adoro questa scrittrice, l’adoro.
Bene e una donna di 46 anni, divorziata vive con i suoi due figli e la madre, Svizzera tedesca.

Bene con il suo ex marito Francesco, è in ottimi rapporti, ma la situazione si complica quando la nuova compagna di Fabrizio, Camilla, inizia  a dettare regole. L'anno nuovo per Bene e per la sua storica compagnia è l'inizio non solo dell'anno nuovo, ma anche la speranza che finalmente sia l'anno dove tutti i sogni finalmente diventano realtà...ma la vita ha un modo tutto suo per insegnare una lezione e far capire la fortuna che hanno....
Federica bosco con un linguaggio semplice chiaro, a tratti, crudo per la sua sincerità, ha descritto due generazioni di ventenni, quelli nati a cavallo tra gli anni 70 e 80 e la generazione nata negli anni 2000. 
Fa capire come i ragazzi nati tra gli anni 70 e 80 si sono  ritrovati divisi a metà, divisi in un mondo dove parole come rispetto e sacrificio esistono, la generazione cresciuta con i no.....
Poi  ci sono i ventenni nati nel 2000, la generazione dove tutto è permesso, il no non esiste, le regole, gli orari non esistono. 
Bene ha 46 anni è cresciuta con le regole, con i no, ora si ritrova ad essere madre, sua figlia ha 16 anni e Bene spesso non sa come comportarsi. Si domanda se deve essere severa, come sua madre lo è stata con lei o permetterle tutto alla figlia? 
Bene spesso si domanda qual è l'educazione migliore. 
Non trova sempre una risposta e fa affidamento su sua sua madre che vive con  lei  e sua madre rimette l’ordine con le regole. 
Spesso fa presente a Bene che lei non è una sua amica, ma è sua madre...... fa capire che le regole, i no servono, aiutano a crescere a maturare a migliorarsi... La vita non è tutta rosa e fiori come scopre Bene e i no, le regole, che sono state insegnate da piccoli, insegnano a prepararsi ai no e ai dolori che la  vita riserva.
I libri di Federica Bosco sono divertenti ,intensi, fanno riflettere e spesso nella sua quotidianità o nelle sue ‘crisi’ ci si rispecchia. 
Non perdiamo di vista è un libro che consiglio a tutte le generazioni, offre ottimi spunti di riflessione, non mancano momenti esilaranti, divertenti (adoro la mamma di Bene) e non mancano momenti tristi.....tutte emozioni che si ritrovarono sempre nelle vita.


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