Ciao a tutti
ci sono alcune storie che
rimangono nel cuore, tanto che ogni tanto se non si legge il libro però abbiamo
"bisogno" di sfogliarlo e leggere le alcuni parti che abbiamo così
tanto amato.
Oggi il Blog L'universo Dei Libri
è molto felice di ospitare una tappa romantica... Storie d'amore immortali ....
Quali sono le vostre storie d'amore che conservate gelosamente nel vostro
cuore?
Hendrix è qualcosa a metà tra un
poeta e un'anima persa. Con un padre mai conosciuto e morto tanti anni prima, e
una madre votata totalmente al lavoro, vede nel nonno l'unica e sola famiglia
che abbia mai avuto. Peccato che l'Alzheimer se lo stia portando via un poco
alla volta. In un estremo tentativo di dargli un motivo in più per resistere,
Hendrix gli ha fatto una promessa impossibile: prima che la malattia cancelli
qualsiasi ricordo della moglie, il suo unico, grande, indimenticabile amore,
lui lo riporterà sulla collina dove i due si scambiarono il primo bacio.
Corrina è una musicista di
talento, soffocata dai genitori adottivi troppo apprensivi. La sua unica possibilità
per sopravvivere sembrerebbe la fuga da una vita che non la rappresenta, per
diventare la persona che davvero desidera essere, qualunque cosa questo
significhi.
Ritrovatisi insieme un po' per
caso in una caldissima notte di luglio, Hendrix e Corrina decidono di rischiare
il tutto per tutto. Dopo aver rubato la macchina della madre del ragazzo e aver
fatto uscire il nonno dall'istituto in cui è ricoverato, danno inizio al loro
viaggio verso est. Un'avventura che li condurrà da Los Angeles a New York,
inseguiti da genitori, medici e polizia, e che insegnerà ai due ragazzi
qualcosa di più su cosa significhi essere davvero se stessi e innamorarsi per
la prima volta. E soprattutto quanto nella vita sia fondamentale l'amore.
Perché forse è proprio vero quello che dice sempre il nonno: le uniche storie
destinate a durare sono le storie d'amore.
Se penso alle storie d'amore
immortali quella più famosa sicuramente è quella di Romeo e Giulietta.
Romeo e Giulietta) è una tragedia di William Shakespeare composta tra il 1594 e il
1596, tra le più famose e rappresentate, nonché una delle storie d'amore più popolari.
La vicenda dei due protagonisti ha
assunto nel tempo un valore simbolico, diventando l'archetipo
dell'amore perfetto, ma avversato dalla società. Innumerevoli sono le riduzioni
musicali e cinematografiche .
ORIGINI
Il dramma è soprattutto di
ispirazione medievale, nonostante Carol Gesner e J.J. Munro abbiano dimostrato
come il motivo sia già presente nella letteratura
greca antica nei Babyloniaka di Giamblico e
negli Ephesiaka (Racconti efesii intorno ad Abracóme e Anzia) di Senofonte
Efesio. In questo secondo romanzo
Anzia, una donna separata dal marito a causa della sorte avversa, viene salvata
da una banda di ladri di tombe. Sopraffatti dall'eroico Perilao, questi pretende da lei
di sposarlo per riconoscenza, creando la stessa situazione provocata da Paride
in Shakespeare. Una disperata Anzia beve una
pozione che crede essere veleno, ma che come in Giulietta produce solo uno
stato letargico di morte apparente. Dopo essersi risvegliata è tratta in salvo
dagli stessi tombaroli, con i quali parte per altre avventure fantastiche.
Altra origine è la vicenda di Piramo
e Tisbe, da Le metamorfosi di Ovidio, che contiene
paralleli alla storia di Shakespeare: secondo la leggenda nella versione di
Ovidio l'amore dei due giovani era contrastato dalle famiglie, tanto che i due
erano costretti a parlarsi attraverso una crepa nel muro che separava le loro
case e questa difficile situazione li indusse a programmare la loro fuga
d'amore. Nel luogo dell'appuntamento – che era vicino a un gelso – Tisbe,
arrivata per prima, incontra una leonessa dalla quale si mette in salvo
perdendo un velo che viene stracciato e macchiato di sangue dalla belva stessa.
Piramo trova il velo macchiato dell'amata e credendola morta si trafigge con la
spada. Sopraggiunge Tisbe che lo trova così in fin di vita e, mentre tenta di
rianimarlo gli sussurra il proprio nome, lui riapre gli occhi e riesce guardarla.
Per il grande dolore anche Tisbe si uccide accanto all'amato sotto il gelso.
Tanta è la pietà degli dei nell'ascoltare le preghiere di Tisbe che trasformano
i frutti del gelso, intriso del sangue dei due amanti, in color vermiglio.
I
promessi sposi
Renzo
e Lucia
Si tratta di due giovani
innamorati, di circa venti anni, entrambi orfani di padre. La coppia vive
umilmente, guadagnando quel poco che gli basta per vivere con il proprio
lavoro: Renzo
Tramaglino è un filatore di seta, Lucia (il
cui cognome è Mondella)
lavora alla filanda oppure sbriga le faccende domestiche. La condizione dei due
ragazzi è quindi modesta ma decorosa. Il loro sogno è di sposarsi e di metter
su famiglia.
Lo scrittore attribuisce subito,
già nell’incipit del romanzo, alcune caratteristiche ai due personaggi
principali, delineando due personalità
abbastanza diverse tra loro. Renzo, per esempio, è descritto come un giovane
pacifico e idealista, che crede fermamente nella giustizia e che si infiamma
dinanzi ad un torto subito, visto che il suo obiettivo è comportarsi in maniera
giusta con tutti. Insomma, un giovane esuberante ed irruente ma nell’accezione
positiva del termine.
Lucia, invece, solo all’apparenza
più fragile e debole, di fronte ad un’offesa subita si chiude in se stessa e
sfoga la sua rabbia nel pianto. Entrambi professano la religione cristiana e
cercano di metterne in pratica i dettami nella vita di tutti i giorni.
Ambientato dal 1628 al 1630, il
romanzo mette in evidenza la situazione sociale, storica, morale del Seicento
italiano, soffermandosi spesso su alcuni episodi di violenza e sopraffazione da
parte dei signorotti sul popolo.
Renzo e Lucia sono tra le vittime
di un sistema sociale che mira a privilegiare i ricchi signori a scapito della
povera gente, costretta a sopportare i loro soprusi. Renzo non è un popolano
qualcuno, è anzi descritto dal Manzoni come un giovane scaltro ed intelligente,
non disposto a farsi piegare dalla prepotenza dei potenti: saprà infatti
opporsi con fierezza e determinazione nei confronti del rivale, Don Rodrigo.
A causa di quest’ultimo, che si è
invaghito di Lucia e vuole farla sua a tutti i costi, il matrimonio tra i
ragazzi rischia di saltare. Lucia, nonostante la sua insicurezza e fragilità
femminile, non si dispera mai ed è sempre accanto al suo uomo anche nei momenti
più difficili. Il sistema dei personaggi che il Manzoni è riuscito abilmente a
creare è in grado di gettare uno spiraglio di bontà e carità cristiana anche
sul personaggio più “cattivo” della vicenda.
E poi per me, come storie d'amore immortali, ci sono questi due
protagonisti..... che hanno sofferto, combattuto, lottano per il loro amore: Tatiana e Shura (Alexander)
Leningrado, 1941. In una
tranquilla sera d'estate Tatiana e Dasha, sorelle ma soprattutto grandi amiche,
si stanno confidando i segreti del cuore, quando alla radio il generale Molotov
annuncia che la Germania ha invaso la Russia. Uscita per fare scorta di cibo,
Tatiana incontra Alexander, un giovane ufficiale dell'Armata Rossa che parla
russo con un lieve accento. Tra loro scatta suvbito un'attrazione reciproca e
irresistibile. Ma è un amore impossibile, che potrebbe distruggerli entrambi.
Mentre un implacabile inverno e l'assedio nazista stringono la città in una
morsa, riducendola allo stremo, Tatiana e Alexander trarranno la forza per
affrontare mille avversità e sacrifici proprio dal legame segreto che li
unisce.
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