mercoledì 25 novembre 2015

RECENSIONE: PANIC di Lauren Oliver




É arrivata una nuova estate a Carp, una cittadina senza futuro immersa nel cuore grigio di un'America sonnolenta. Ma con la fine della scuola arriva anche Panic, la competizione segreta a cui partecipano i diplomati al liceo cittadino, e come ogni anno è pronta a dissipare il torpore e scatenare i conflitti più violenti, le alleanze più inaspettate, i sentimenti più profondi. Heather, Dodge, Nat e Bishop: un gruppo di amici, una serie di prove da superare. Paura e coraggio, lealtà e tradimento, il miraggio di un primo amore, un biglietto per il futuro; la posta in gioco è altissima, e così anche il rischio. Sei pronto a giocare?
Pagine: 363 pagine
Casa Editrice: Safarà Editore
Data Pubblicazione:26 novembre 2015
Listino: € 18,00


RECENSIONE:
 
Letto in un paio d'ore, lavoro permettendo. 
Sinceramente l'inizio l'ho trovato un pò lento poi  pian piano la trama prende forma e diventa difficile interrompere la lettura. 
Panic non è un libro simile a Hunger Games,  è un libro più introspettivo, ognuno dei protagonisti partecipa al gioco per una motivazione più importante della sola vincita. C'è chi lo fa perché è stato mollato dal ragazzo, chi desidera scappare dal piccolo paesino per diventare famosa e chi per rabbia per vendetta. 
Le prove cui sono sottoposti i concorrenti del gioco, quasi passano in secondo piano perché le PROVE vere è proprie, se vogliamo, sono l'emozioni che il gioco scatena dentro di loro..... è un libro intenso non banale, racconta di un amore non corrisposto, amici, cuori infranti rabbia e rancore. 
In un paesino di dodicimila anime finita la scuola, per passare il tempo, è abitudine giocare a Panic, un gioco dove tutti possono partecipare, è un gioco a sfide ogni sfida (alcune davvero pericolose, mettono a repentaglio la vita) elimina un giocatore, finché non si arriva al vincitore, il premio è in denaro, quest'anno ammonta a 67.000 $, (i soldi vengono accumulati durante l'anno, ogni alunno deve infatti pagare, obbligatoriamente, un $ 1 al giorno). 
Heather la nostra protagonista ha un carattere debole, infatti lei non vuole giocare a Panic si trova lì come spettatrice è andata per fare da supporto alla sua amica Nat, ma quando Heather vede il suo ex ragazzo in compagnia della sua nuova ragazza, qualcosa scatta dentro di lei e decide di partecipare. 
Da ragazza debole, insicura la vediamo crescere nel corso del libro. 
L'altro protagonista è Dodge un ragazzo solitario, non sa chi è suo padre, la sua famiglia è distrutta dopo un tragico incidente che ha colpito sua sorella, è rimasta paralizzata, per questo lui è guidato dalla rabbia, vuole vendicarsi. 
Cosa mi è piaciuto di questo libro, i protagonisti, reali e credibili, devono affrontare i problemi quotidiani dei loro coetanei, si scontrano con un futuro incerto ma allo stesso tempo con la speranza e la forza di lottare per una vita migliore. Mi è piaciuto che non hanno dovuto affrontare i problemi , la crescita l'emozioni da soli, sapevano di poter contare sulla lealtà della loro amicizia......è un libro sull'amicizia. Mi è piaciuta molto Heather da insicura si è trasformata in una giovane donna nell'arco di un'estate. 
Quello che mi è piaciuto di meno, le prove che hanno dovuto affrontare nel gioco Panic, il dover mettere a rischio la vita non lo capisco e accetto, il fatto che questo gioco sia nato per noia, per far passere l'estate mi ha fatto riflettere. Il male dei nostri tempi, per noia (stupidità) si fanno cose rischiose, per dimostrare cosa poi? La vera sfida, secondo me, è trovare e accettare se stessi,  essere insicuri o anche avere paura non è segno di debolezza, ma sono prove che la vita mette sul nostro cammino e noi pian piano dobbiamo superare. Non è più forte chi salta da un burrone ma chi affronta e ama se stesso con pregi e difetti, Heather alla fine riesce a capire chi è.
Si tratta di un libro ben scritto con una trama coinvolgente ma riflessiva, una lettura che merita assolutamente, con ottimi spunti di riflessione...

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1 commento:

  1. Bellina la recensione ^^
    Io l’ho finito ieri (trovi la mia recensione cliccando qui ) e devo dire che mi è piaciuto parecchio, molto più di Ragazze che scompaiono.
    Un libro con una trama a mio parere appassionante e diversissimo da Hunger Games come invece molti hanno notato. Dei personaggi forti, soprattutto Heather, che con Bishop era shipposissima ahah.
    Una scrittura, poi, scorrevolissima, come solo la Oliver sa fare.
    Niente, a me è piaciuto ahah!
    Un abbraccio,
    Rainy

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