martedì 12 maggio 2015

SICARIO di Thomas Melle

Dal 14 maggio in libreria

SICARIO

di THOMAS MELLE
Un’azienda che dipende dal profitto
come un tossico dalla sua dose

 
è un
incorreggibile psicopatico.

 
Con questo romanzo Thomas Melle è destinato a diventare
uno dei più importanti scrittori della sua generazione.”
Der Spiegel
“Thomas Melle crea 
un ritratto a tinte fosche del nostro Tempo.”   
Frankfurter Allgemeine Zeitung
 
 
La vita oscena portata all’eccesso Thorsten Kühnemund la sognava fin da ragazzo.
Un bel vestito di sartoria, scarpe di vernice, una berlina tirata a lucido, il tempo scandito da indagini di consumo, dati Nielsen, statistiche di profitto. Ora è manager ambizioso, elabora diagrammi per una compagnia petrolifera, e definisce le strategie di mercato dei prodotti che si vendono nelle stazioni di servizio affiliate. Da qualche mese ha una ragazza, Laura, il classico tipo che comincia a creare problemi dopo un po’, perché è fragile, talmente tanto che ci sono giorni che puoi sentirle addosso l’odore aspro di sonnifero e nicotina. Ma non durerà. Thorsten ama scivolare sulla superficie del presente rinegoziando le cose come si fa con la merce. Il suo habitat è l’attimo, il futuro non conta. Magnus Taue è di quella stessa generazione, esercito di figli ricchi e dissoluti, avidi e impazienti tirati su da genitori capitalisti che hanno forse appena qualche valore in più. È idealista e si crede incorruttibile, peccato che abbia deciso di accettare l’incarico nel settore marketing dell’azienda per interesse, i soldi, diventando vittima del gioco di potere a cui pensa di tener testa, ribellandosi.
Acido e scorretto, Sicario è il ritratto feroce della Società Dei Consumi, la diagnosi di un morbo che colpisce corpo, mente e moralità. Con un linguaggio che graffia, Thomas Melle ci mostra gli effetti del Neoliberismo. Quando l’identità si schiaccia e non ne rimane più niente è forse meglio rompersi in mille pezzi che essere tenuti insieme dalla menzogna.
Quel bel maglione fa parte dell’eredità di famiglia? Che shampoo usi? Ancora Timotei? Sicuramente non Guhl head and shoulders. Quando è stata l’ultima volta che hai pianto? Ti ricordi quel giorno sotto il ponte? Stai bene? Che cosa vedono i tuoi occhioni? Io ferii brutalmente te e tu feristi brutalmente me, senza saperne il motivo. Nascondemmo il viso tra le mani e piangemmo. Poi scopammo fino quasi a farci venire un infarto tu digrignasti i denti e io ti dissi di badare a te stessa, Ragazza mia, bada a te stessa. Bevi sempre così tanto? Ti fai ancora di eroina? Cocaina? Codeina? Niente? Non lo hai mai fatto? Non raccontarmi balle. Ti fai scopare ancora da chiunque passa? Davvero, non ci siamo. A un certo punto capii chi eri. E capii che cosa volevo. Volevo soltanto la mia casetta accogliente, le mie ragazze, i miei figli e mia moglie. È chiedere troppo? Volevo la mia aiuola di begonie. Sì, ridi pure. Di’ che per te sarebbe una vita troppo meschina. Ridi a squarciagola, scompisciati, forza. Colpa tua poi se faccio il bullo che vuole solo usarti, se come dici tu sono inarrivabile. Sì, presto avrò un mucchio di grana, le scarpe di vernice e il BMW che quasi non fa rumore quando chiudi la portiera. Sono cose che ti colpiscono, non è così, darwinisticamente parlando? Ti ho visto spesso nel lerciume dei bassifondi, come mai è nel lerciume che fiorisci tanto rigogliosa, in tutta la tua bellezza, sei forse una specie di pianta palustre? Una solanacea che si schiude di notte? La tua risata si è calmata, mi piace quando ti scosti una ciocca dalla fronte rifallo, per favore. Alla fine ci drogammo assieme e poi smettemmo di drogarci e in fondo non è che ci fosse tutta questa differenza, ne convieni, vero? Ci adescavamo a vicenda ogni dieci minuti, meccanismi oliati a meraviglia, pistoni che si muovevano a tempo, niente intoppi. Siamo stati gioventù bruciata. Ormai, a quanto sembra, siamo un baratro scosceso, un baratro. In fin dei conti vecchissimo.
Collana: Fandango Libri - pp.224 – Traduzione: Fabio Lucaferri

Prezzo: 18,50 Euro - Data di uscita: 14 maggio 2015
Thomas Melle nasce nel 1975 a Bonn. Studia Filosofia a Tubinga, Austin (Texas) e Berlino. Scrive di teatro e traduce William T. Vollmann.
È considerato uno degli autori tedeschi più promettenti della sua generazione.
Il suo ultimo romanzo, 3000 euro, è stato finalista al Deutscher Buchpreis 2014.
 

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