lunedì 2 febbraio 2015

" ANTEPRIMA" Il primo bacio a Parigi di Stephanie Perkins

Non c’è nulla che Anna aspetti più dell’ultimo anno al liceo. E’ sicura che ogni singolo momento insieme alla sua migliore amica e al ragazzo per cui ha una cotta colossale sarà indimenticabile. Ma le cose non vanno affatto come sperato perché i genitori di Anna decidono di spedirla per un anno intero in collegio a Parigi. Anna è disperata … almeno fino al giorno in cui incontra Etienne St.Clair. Divertente, sensibile, affascinante, St. Clair sembra proprio il ragazzo perfetto. C’è solo un piccolo problema: lui è fidanzato. Ma- si sa – Parigi è la città più romantica del mondo, e tra una passeggiata sulle rive della Senna e un appuntamento al chiaro di luna, tutto può succedere ….


Pagine 400 pagine
Listino:14,90 euro
Casa Editrice: DeAgostini
Data Pubblicazione dal 3 febbraio




                         RECENSIONE:


                                         Ti amo come certe cose oscure sono amati,
in segreto, tra l'ombra e l’anima


Quando ho iniziato a leggere Il Primo bacio a Parigi ero convinta di trovarmi davanti un libro che raccontava la storia d’amore tra Anna e St. Clair Étienne, invece ben presto mi sono resa conto che l’amore fa solo da cornice a questo libro, c’è si sente e cresce l’attrazione tra i due protagonisti, ma non la fa da padrone. 
Il libro tratta e approfondisce questioni come il dialogo tra i giovani, i rapporti tra padre e figli, i rapporti sull’amicizia racconta (in maniera magistrale secondo me) i personaggi, il conoscersi, il dialogo, il relazionarsi con gli altri. La caratteristica di questo libro infatti è che tutti i personaggi hanno una profondità e personalità diversa che è stato impossibile non amarli.

Ecco tutto ciò che conosco della Francia: Amélie e Moulin Rouge. La Tour Eiffel e l’Arco di Trionfo, anche se non ho la più pallida idea della loro reale funzione. Poi ci sono Napoleone, Maria Antonietta e una sfilza infinita di re che si chiamavano Luigi. E neanche in questo caso sono sicura di che cosa abbiano fatto, ma penso che c’entrino in qualche modo con la Rivoluzione Francese, che a sua volta c’entra con la parata del 14 luglio. Il museo d’arte si chiama Louvre e ha la forma di una piramide, e la Gioconda se ne sta lì, insieme alla statua della donna senza braccia. E poi ci sono caffè, o bistrot, o come diavolo si chiamano, a ogni angolo di strada. E i mimi. Il cibo pare sia buono e la gente beve un sacco di vino e fuma un sacco di sigarette.”

Anna Oliphant ha 17 anni dovrebbe frequenta l’ultimo anno di liceo, invece entra in crisi quando il padre decide di mandarla a studiare a Parigi, in un collegio. Trascorrere un anno lontano dalla sua migliore amica Bridgette e dal suo “quasi ragazzo” Toph non è quello che desiderava, per questo le fa detestare ancora di più suo padre. Già non lo sopporta per il lavoro che fa, è uno scrittore di best seller, sempre con finale tragici i cui libri vengono sempre poi trasformati in film, ma per Anna suo padre non è così bravo da meritare il successo e la fama che ha. 
Anna vorrebbe studiare cinematografia in California per diventare una critica cinematografica, fortuna vuole che Parigi è il sogno di ogni appassionato di cinema grazie ai suoi numerosi cinema.
Una volta arrivata a Parigi e che i suoi genitori la lasciano nella stanza del dormitorio si rende conto che è completamente da sola per la prima volta in vita sua. Fortunatamente fa la conoscenza di un gruppo di amici Meredith,  sua vicina di stanza, Josh e Rashmi l’unica coppia del gruppo e poi lui Etienne St. Clair, il principe azzurro di tutte le ragazze.St Clair è il ragazzo che più cerca di far sentire a proprio agio Anna, tra loro nasce una bella amicizia anche perché St. Clair è fidanzato......
Per una volta i protagonisti sono esseri umani e non sono i belli di turno,  St Clair non è molto alto e Anna ha un’adorabile apertura tra i denti, piccole imperfezioni che li rendono adorabili e accessibili, più simili a noi.
Lo stile narrativo de Il primo bacio a Parigi è davvero accattivante, si dalla prima pagina  si viene risucchiati nel mondo e nei problemi dei protagonisti e inizi a fare il tifo per loro, per il loro lieto fine.

Anna è una protagonista reale, potremmo essere noi o una nostra cara amica, è divertente, imperfetta..... Anna è semplicemente Anna.
St. Clair mi ci è voluto un po' per capirlo, è troppo chiuso in se stesso, ma quando finalmente si apre capiamo che non è solo bello ma è anche un ragazzo, dolce intelligente sensibile insomma perfetto.


Quello che più mi è piaciuto in questo libro è la lenta progressione del rapporto tra Anna e St. Claire, nasce tutto dall’amicizia ma pian piano costruiscono una tensione romantica tra di loro. Passano un sacco di tempo insieme, parlano tra loro ,si confrontano, litigano in poche parole si conoscono davvero. 
E’ un romanzo scritto davvero magistralmente, un ottimo esordio.


 
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