RECENSIONE:
Locke Lamora è un orfano, cresciuto nei quartieri malfamati e degradati. Viene salvato dalla morte da Padre Catena , un uomo che si finge un frate di Perelandro mentre in realtà Catena è un truffatore e farà di Locke uno dei ragazzini della casa di Pereladro, insegnerà l'educazione ma anche l'arte della truffa.
Il libro ha due archi temporali,vediamo l'iniziazione di Locke un ex orfano dove insieme ad altri ragazzini gli vengono insegnati l'inganno, la truffa e poi lo vediamo nel presente, insieme alla banda dei Bastardi Gentiluomini, pronti a commettere un colpo.Ovvero vogliono rubare una bella somma di denaro ad un nobile.
Il colpo deve essere perfetto, non possono farsi scoprire dalle guardie del nobile.
Locke ha una regola per pianificare un buon colpo occorrono tre mesi di tempo per organizzare il tutto al meglio.
I Bastardi Galantuomini sono molto bravi a camuffarsi, non sanno però che è in atto un conflitto con nemici pericolosi tra Capa Barsavi e il misterioso Re Grigio.
Ma si sa quando si desidera che tutto fili liscio, la vita fa l'esatto opposto. La banda dei Bastardi Gentiluomini, ora sono molto ricchi e rubano solo per il piacere di essere i numeri uno, i più furbi.
Locke da piccolo era debole con la spada, ma quello che il fisico gli ha tolto gliel'ha donato in astuzia e furbizia, non è bello, né affascinante, ma è molto furbo, ha carisma.
Scott Lynch scrive un libro di ragazzini poveri, che non hanno una vita facile, non hanno nulla e quando non si ha nulla si aguzza intelligenza.
In questo libro ci sono eventi triste che però vengono allietati dalle battute di Locke o Jean o Cimice.
Per concludere Gli inganni di Locke Lamora di Scott Lynch mi è piaciuto molto, sicuramente è un libro che consiglio.
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