RECENSIONE:
Questo libro mi ha affascinata da subito, fin da quando ho letto la trama.
Avevo dunque molte e alte aspettative riguardo La classe di Christina Dalcher, a lettura conclusa, posso dire di essere molto soddisfatta.
Nel libro ci sono pochi personaggi e questo è un bene si conoscono meglio.
C'è Elena mamma di due ragazze e insegnante. Le figlie di Elena sono Anne e Freddie e poi c'è suo marito Malcolm.
Malcom è un uomo importante, si occupa del progetto Q.
Di cosa tratta questo progetto?
Serve a dividere e quindi sistemare i ragazzi migliori da quelli meno bravi, quest'ultimi ovviamente non possono essere d'intralcio agli studenti meritevoli.
La famiglia di Elena e Malcolm non sono turbati da questo pregetto, le loro figlie sono brave, meritevoli, il bus giallo non si ferma davanti alla loro porta, si ferma davanti alla casa dei vicini, portano via i figli dei vicini, Elena e Malcolm sono tranquilli....ma la loro tranquillità viene bruscamente interrotta, quando il bus giallo si ferma davanti alla loro soglia di casa e Freddie viene portata via, a causa della sua diversità...
Freddie è una bimba particolare, per questo il suo Q non è molto alto.
Elena e Malcolm ovviamente fanno l'impossibile affinchè Freddie non venga portata via, ma tutta la loro disperazione e tutti i loro sacrifici non valgono a nulla. Elena si rende conto pian piano che ha vissuto una vita finta, l'uomo che ha accanto non è così perfetto come lei credeva.
Per questo Elena compie un gesto estremo, pian piano fa scendere il suo Q, così da poter scoprire cosa succedere alle persone che salgono sul bus giallo.
Da questo momento tutta la vita di Elena è messa in discussione, il suo mondo di perfezione pian piano si sgretola.
La classe di Christina Dalcher è un libro che fa riflettere, viviamo in mondo "all'apparenza" dove tutto è possibile, siamo sempre in contantto (ma lo siamo davvero?) conosciamo davvero il nostro vicino?
Finché le cose negative accandono a chi ci circonda ma mai a noi , va tutto bene, quando invece toccano noi in prima persona, lottiamo, cambattiamo come Elena.
Ha sempre vissuto una vita tranquilla, ordinaria, perfetta non ha mai messo in discussione nulla, quando sua figlia viene portata via, vuole riportarla a casa e questo la porta a guardarsi dentro, ma soprattutto a quardare il mondo che la circonda e qui inizia il suo bisogno di cambiare e di riscattarsi.
La classe di Christina Dalcher è un libro distopico, ma è un libro che pala di temi attuali, la discriminazione dove non conta la persona, ma solo i suoi risultati, ci si rende conto che siamo costantemente alla ricerca della perfezione, senza però renderci conto che la perfezione non esiste, anzi ci fa perdere la nostra umanità... e che essere diversi non è un difetto anzi ci rende unici, originali.
Un libro che consiglio.
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