lunedì 30 dicembre 2019

Review Party:Il nome del vento di Patrick Rothfuss

Ero distante solo due dozzine di piedi, lo vedevo perfettamente nella luce del tramonto. La sua spada era pallida ed elegante, tagliava l'aria con un suono freddo. La sua bellezza quella perfetta della porcellana. Era un Chandrian, un distruttore, e aveva appena massacrato la mia famiglia." Per ritrovare quella mostruosa creatura e vendicare la sua famiglia, Kvothe è pronto a tutto. Costretto ad affrontare la fame e qualsiasi tipo di pericolo, il ragazzo sente crescere dentro di sé un potere magico che lo porterà all'Accademia, una spietata scuola di magia in cui nessun errore è permesso. Ma chi resiste ai duri anni dell'apprendistato poi sarà in grado, forse, di affrontare i propri spietati nemici e gli incubi peggiori.E Kvothe ora è pronto a vendicare il popolo nomade di attori con cui è cresciuto, massacrati insieme ai genitori dai demoni Chandrian, è pronto a diventare quello che sarà: potente mago, abile ladro, maestro di musica e spietato assassino, l'eroe che ha ispirato migliaia di leggende.

RECENSIONE:

Sono sincera, all’inizio mi sono fatta incantare dalla cover del libro. E' stato amore a prima vista, l’unica cosa che mi frenava un attimo, era la lunghezza del libro…è un bel mattone….. 
Mi sono fatta “coraggio” è ho iniziato a leggere il libro…le pagine volavano. 
Il nome del vento di Patrick Rothfuss non è un libro lento anzi, è molto scorrevole. Quindi se anche voi volete leggere Il nome del vento di Patrick Rothfuss, non fatevi fermare dalle numerose pagine, il libro scorre via che  è un piacere.
Il libro inizia con Kote locandiere e il suo assistente Bast, sentono la storia di un loro cliente che è miracolosamente sopravvissuto ad un attacco di demoni ragno. 
La sera stessa  Kote salva la vita, da un attacco di questi demoni, di un cronista. Il cronista riconosce Kote, infatti il vero nome di Kote è Kvothe, il cronista chiede a Kote di raccontagli la sua storia. Kote concede al cronista tre giorni, durante i quali Kote gli racconterà la sua intera vita, le sue avventure. 
Kvothe  insieme alla sua famiglia e amici,sono un gruppo di artisti viaggianti. Kvothe  da subito ci viene decritto come un ragazzino con molto talento e molta intelligenza. 
Riceve i primi insegnamenti di arti arcana da Abenthy, un arcanista che lo introduce allo studio della simpatia, ovvero una forma di magia. 
Purtroppo la vita di Kvothe  da spensierata s'interrompe bruscamente quando la sua famiglia e l’intera compagnia di artisti viene massacrata dai Chandrian, essere mitologici…il padre di Kvothe  stava scrivendo una canzone proprio su di loro. 
Kvothe  è solo un ragazzino ma è solo al mondo. 
Trascorre tre anni a mendicare nella città di Tarbean.  
Finché non conosce un cantastorie che racconta proprio la storia dei Chandrian e Kvothe  decide di riprendere in mano le redini della sua vita, deve vendicare la morta della sua famiglia e dei suoi amici, l’unico posto in cui può avere delle risposte riguardo alle sue domande è l’accademia di magia più famosa. 
Kvothe  ha bisogno di soldi per essere ammesso nella prestigiosa accademia.
L’intelligenza e l’arguzia non gli mancano…
Kvothe  viene ammesso e ben presto si ritrova ad essere lo studente più popolare dell’accademia. 
Questo è solo l’inzio del lungo viaggio di Kvothe , già durante l’accademia ci accorgiamo che Kvothe  ha degli amici disposti ad aiutarlo, m ci sono anche dei nemici disposto a tutto per farlo espellere dalla scuola. 
Un po’ come nella vita , ci sono amici e nemici, ma Kvothe  è forte ha un obbiettivo e nulla lo fermerà.
E’ impossibile non provare empatia per Kvothe, è solo un ragazzino quando perde tutto, famiglia, sicurezza.
E quando nei tre anni che vive a Tarbean, si perde (dopo la morte dei suoi genitori si spegne qualcosa in lui, si rompe) vorresti solo abbracciarlo e spronarlo dolcemente. 
Pensi è solo un ragazzino, ma la vita è stata crudele con lui. 
E anche quando entra nell’accademia di magia, ha si degli amici, ma Kvothe  non può mai abbassare la guardia, rilassarsi un attimo….
Il nome del vento di Patrick Rothfuss è raccontato in maniera impeccabile, quando si è costretti a posare il libro, per le incombenze quotidiane, è quasi un fastidio. Desideravo solo leggere il libro, scoprire la vita di Kvothe, che è sicuramente difficile ma allo stesso tempo meravigliosa, affascinante.
Come ho detto all’inizio Il nome del vento di Patrick Rothfuss  non è mai noioso, grazie anche alla scrittura eccellente dello scrittore, mai banale, molto scorrevole. 
Per concludere per gli amanti dei fantasy (e non) non potete assolutamente perdervi questa perla. 
Ho amato Il nome del vento di Patrick Rothfuss  in ogni sua parte, non ho trovato un diffetto…manco la lunghezza del libro che all’inizio mi spaventava molto.

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