Come
puoi amare qualcuno che non puoi nemmeno sfiorare? A Stella piace avere il
controllo su tutto, il che è piuttosto ironico, visto che da quando è bambina è
costretta a entrare e uscire dall'ospedale per colpa dei suoi polmoni
totalmente fuori controllo. Lei però è determinata a tenere testa alla sua
malattia, il che significa stare rigorosamente alla larga da chiunque o
qualunque cosa possa passarle un'infezione e vanificare così la possibilità di
un trapianto di polmoni. Una sola regola tra lei e il mondo: mantenere la
"distanza di sicurezza". Nessuna eccezione. L'unica cosa che Will
vorrebbe poter controllare è la possibilità di uscire una volta per tutte dalla
gabbia in cui è costretto praticamente da sempre. Non potrebbe essere meno
interessato a curarsi o a provare la più recente e innovativa terapia
sperimentale. L'importante, per lui, è che presto compirà diciotto anni e a
quel punto nessuno potrà più impedirgli di voltare le spalle a quella vita
vuota e non vissuta, un viaggio estenuante da una città all'altra, da un
ospedale all'altro, e di andare finalmente a conoscerlo, il mondo. Will è
esattamente tutto ciò da cui Stella dovrebbe stare alla larga. Se solo lui le
si avvicinasse troppo, infatti, lei potrebbe veder sfumare la possibilità di
ricevere dei polmoni nuovi. Anzi, potrebbero rischiare la vita entrambi.
L'unica soluzione per non correre rischi sarebbe rispettare la regola e stare
lontani, troppo lontani, uno dall'altra. Però, più imparano a conoscersi, più
quella "distanza di sicurezza" inizia ad assomigliare a "una
punizione", che nessuno dei due si è meritato. Dopo tutto, che cosa mai
potrebbe accadere se, per una volta, fossero loro a rubare qualcosa alla
malattia, anche solo un po' dello spazio che questa ha sottratto alle loro
vite? Sarebbe davvero così pericoloso fare un passo l'uno verso l'altra se
questo significasse impedire ai loro cuori di spezzarsi?
RECENSIONE:
Stella
non può vivere una vita "normale" come le sue coetanee, da circa
dieci anni è affetta dalla fibrosi
cistica.
Cosa
comporta per lei questa malattia?
Anche
un semplice mal di gola,può essere pericoloso per lei.
E
quando succede è costretta a mettere in standby la sua vita e trascorrere qualche
settimana in ospedale per farsi curare.
Ora
frequenta l'ultimo anno del liceo e insieme alle sue migliori amiche, Camila e
Mya dovevano partire per una gita con la scuola, ma purtroppo la sua malattia le
impone di tornare in ospedale per (come dice Stella) "una messa a
punto".
Lei deve guarire, deve farlo per i suoi genitori.
Dieci
anni di malattia, dieci anni di ospedale sono stati tanti per Stella, ma sono
stati "pesanti" anche per i suoi genitori, tanto che sono arrivati al
divorzio...
Per
Stella l'ospedale è una seconda casa, qui ha conosciuto il suo migliore amico
Poe, conosce ogni angolo dell'ospedale, lo gira senza nessun problema e durante
un suo "giretto" incontra un ragazzo.
Scoprirà
che si chiama Will e anche lui è affetto dalla fibrosi cistica, da circa 8 mesi
però, la sua situazione è peggiorata da quando ha contratto il B. cepacia, una
forma così aggressiva che Will è stato tolto dalla lista dei trapianti...
Sua madre
però non demorde, ha sentito che nell'ospedale, dove si trova Stella stanno
testando una nuova cura per il B. cepacia, per questo motivo Will si trova li.
Anche se lui conta i giorni che lo separano dal suo diciottesimo compleanno,
quando finalmente potrà dire basta, basta alle cure.
Solo che WIll non pensava
di incontrare e conoscere Stella.
Stella,
con tutte le sue manie di controllo, con i video su YouTube, che pubblica da
cinque anni per sensibilizzare la gente sulla fibrosi cistica, cercherà di far
prendere le medicine e far seguire di nuovo la terapia a Will.
Will
in cambio però vuole ritrarla.... Stella accetta se pur controvoglia....
Inizia
così una storia d'amore dolcissima, fatta di sguardi, di fughe per evitare le
infermiere, perché Will è Stella devono stare lontani, se Stella dovesse
prendere anche lei il B. cepacia, verrebbe anche lei tolta dalla lista dei
trapianti e questo lei non può permetterselo, lei deve vivere, i suoi genitori hanno
già sofferto troppo....
Ma
quando l'amore arriva, arriva, non guarda se due ragazzi non possono toccarsi e anzi
devono stare lontano come minimo due metri, nessun contatto nessun contagio.
Gli
ultimi capitoli sono strazianti, un colpo al cuore dietro l'altro, le lacrime
non hanno fatto altro che scorrere.
Un
metro da te è un libro toccante, triste, ma allo stesso tempo è un inno alla
vita.
Diamo
così per scontato un respiro, un soffio d'aria, per noi "sani" ci
viene automatico, non abbiamo bisogno di
pensarci, succede e basta, ma per Stella, Will e Poe e per tutte le persone
che, purtroppo, soffrono di questa malattia, un respiro è una lotta continua.
Un
libro meraviglioso.
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