martedì 12 febbraio 2019

II Tappa BLOGTOUR: In un solo grammo di cielo di Chiara Iezzi - Disturbi alimentari

Emily l’ombrosa. Emily la solitaria della 4B. Emily la silenziosa dai capelli rosso fuoco. Nessuno, tranne lei, sa cosa si prova ad aver perso i genitori in un incidente stradale di cui è stata l’unica sopravvissuta. E nessuno può immaginare come ci si senta ad avere diciassette anni e vivere sotto lo stesso tetto con Milda, la zia acquisita, una macellaia dai modi burberi che la tratta come una novella Cenerentola, e in compagnia di sua figlia Greta, una ragazza che è l’esatto contrario di Emily: popolare a scuola, formosa, spregiudicata.
Tutto sembra destinato a rimanere così com’è, fin quando un giorno Emily – che da tempo mangia ormai troppo poco – perde le forze e viene affidata alle cure di un centro per ragazze con disturbi alimentari.
Lì, tra amicizie, inimicizie e nuove esperienze, scopre di avere dentro un’energia pronta a esplodere. Spetterà a lei decidere cosa farne: spingersi ancora di più verso il baratro o affrontare finalmente se stessa?
Chiara Iezzi scrive un romanzo sorprendente, in cui la protagonista ha la potenza dell’eroina di una fiaba, e il male esiste e si presenta con diverse forme. Ma può anche essere combattuto.

 
Emilia Rizzi anzi Emily come vuole essere chiamata lei, in onore di Emily Dickinson, la sua poetessa preferita, all’età di 11 anni purtroppo perde i genitori, va a vivere con Milda e sua figlia Greta, le uniche parenti rimaste. Emily dopo la morte dei suoi genitori si chiude in se stessa, decide di non parlare più e inizia a contare le calorie dei cibi che mangia, lei dice che non è anoressica, lei vuole semplicemente restare così com’è, non  vuole mettere su neanche un grammo..
I principali disturbi dell’alimentazione sono:

    Anoressia nervosa
    Bulimia nervosa
    Disturbo da alimentazione incontrollata
    Disturbi alimentari sotto soglia
    Disturbi della nutrizione
Sono patologie caratterizzate da una alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e per le forme del corpo. Insorgono prevalentemente durante l’adolescenza e colpiscono soprattutto il sesso femminile.
I comportamenti tipici di un disturbo dell’alimentazione sono: la diminuzione di cibo, il digiuno, le crisi bulimiche, il vomito per controllare il peso e  un’intensa attività fisica.
Soffrire di un disturbo dell’alimentazione sconvolge la vita di una persona e ne limita le sue capacità relazionali, lavorative e sociali.
Per la persona che soffre di una disturbo dell’alimentazione tutto ruota attorno al cibo e alla paura di ingrassare. Cose che prima sembravano banali ora diventano difficili e motivo di ansia, come andare in pizzeria o al ristorante con gli amici, partecipare ad un compleanno o ad un matrimonio. Spesso i pensieri sul cibo assillano la persona anche quando non è a tavola, terminare un compito/lavoro può diventare molto difficile perché nella testa sembra che ci sia posto solo per i pensieri su cosa si “deve” mangiare, sulla paura di ingrassare.
Solo una piccola percentuale di persone che soffrono di un disturbo dell’alimentazione chiedono aiuto.
Anche chi soffre di bulimia nervosa spesso si rivolge ad un terapeuta solo dopo molti anni da quando il disturbo è cominciato, come nell’anoressia, inizialmente non si ha una piena consapevolezza di avere una malattia, ma soprattutto un forte senso di vergogna e di colpa sembra impedire alla persona di chiedere aiuto o semplicemente di confidare a qualcuno di avere questo tipo di problemi.
Il fatto di non riconoscere di avere un problema o di usare i sintomi del disturbo alimentare per cercare di risolvere le proprie difficoltà può avere delle importanti conseguenze sulla richiesta di un trattamento.
Spesso il disturbo alimentare è associato ad altre patologie psichiatriche, in particolare la depressione, ma anche i disturbi d’ansia, l’abuso di alcool o di sostanze.






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