mercoledì 23 gennaio 2019

REVIEW PARTY: La chimica degli opposti di Randa Abdel-Fattah



Il primo incontro con Mina è un fulmine a ciel sereno per Michael. Avviene per caso, durante una manifestazione organizzata dal nuovo partito politico fondato dal padre di lui che, con la scusa di difenderne i valori originari, si oppone all'accoglienza dei rifugiati arrivati via mare nel Paese. Il problema è che Mina sta dall'altra parte della barricata. Anni prima, infatti, ancora bambina, è scappata dall'Afghanistan insieme alla mamma e, dopo un viaggio lungo ed estenuante, è sbarcata in Australia, dove, come rifugiata, ha posto le basi per una nuova vita. Non è stato per niente facile, perché, come dice sua madre, "stare in un nuovo Paese è come camminare con una protesi. Ci vuole il doppio del tempo perché la mente e il corpo si adattino", però Mina sembra avercela fatta. Si è lasciata alle spalle la sofferenza e il dolore passati, è diventata una ragazza coraggiosa e fiera, e una studentessa talmente brillante da riuscire a vincere una borsa di studio per frequentare una scuola privata prestigiosa, la stessa di Michael. Ed è proprio qui che le loro vite si incontrano, o meglio si scontrano, nuovamente. Fin da subito infatti è chiaro a entrambi che appartengono a due mondi diversi, lontani da ogni punto di vista, eppure l'attrazione che li spinge l'uno verso l'altra è troppo grande, troppo potente per ignorarla. E quando la situazione intorno a loro si surriscalda, è altrettanto chiaro che non è più possibile accettare un mondo in cui tutto è bianco o nero. Sarebbe più facile, ma significherebbe rinunciare al sentimento che li unisce. E nessuno dei due è pronto a farlo. Forse, alla fine, ci sono casi in cui bisogna scendere in trincea e combattere contro tutto e tutti. Casi in cui vale la pena di rischiare per proteggere ciò che più amiamo.



RECENSIONE:


Michael è un ragazzo di Sidney.
I suoi  genitori hanno fondato un partito politico che difende i diritti degli australiani, dagli immigrati che arrivano sulla loro terra illegalmente, con dei barconi.
Ad una manifestazione Michael incrocia lo sguardo di una ragazza, ne rimane affascinato,
la ragazza è davvero bellissima capelli  lunghi neri  con occhi profondi e scuri.
La ragazza si chiama Mina.
Quello che Michael non sa, è che Mina è scappata dal suo paese di origine, l'Afghanistan, ed è sbarcata in Australia  proprio con i barconi, dunque Mina è il nemico cui Michael e la sua famiglia stanno combattendo, per cui stanno facendo la manifestazione.
Quello che Michael però non sa è che Mina è scappata dalla guerra, dagli orrori ,con la sua famiglia, sperando di poter vivere in un terra sicura,  senza costantemente aver paura.
Ma quando sbarca in Australia, Mina si trova di fronte ad un muro di diffidenza e di paura.... questa volta non è lei ad avere paura......
La sua famiglia cerca di integrarsi.
Mina, ottima studentessa, finisce proprio nella scuola di Michael.
Il loro rapporto all'inizio sarà fatto di scontri, di bisticci.
Michael convinto delle sue idee ( forse più che sue, sono state inculcate dai suoi genitori) si scontra parecchie volte con Mina.
Mina cerca di stare in silenzio, non vuole rispondere alle provocazioni, è stanca di doversi difendere o spiegare concetti sta detti e ridetti.
Eppure più i due ragazzi si "scontrano" più il loro rapporto si evolve.
I loro dibatti li fanno conoscere, fanno capire che due culture, se pur diverse, quando imparano ad ascoltarsi davvero e soprattutto a rispettarsi, possono convivere pacificamente.
Il rapporto tra Mina e Michael sfocia poi in un dolce sentimento.
Il loro percorso non è semplice, li porta ad un crescita ed ha una sicurezza di se stessi.
Michael impara a ragionare con la sua testa.
Mina gli apre gli occhi, gli insinua dubbi, gli fa nascere domande  e per cercare le risposte. Michael non si ferma solo ai suoi genitori, matura molto.
La chimica degli opposti tratta un tema molto attuale l'accoglienza....
Trattandosi di un young adult lo fa con un gergo si semplice ma di forte impatto, arriva dritto al cuore.


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