mercoledì 7 marzo 2018

BlogTour: La nemica del re di Candace Robb - Un tuffo nella storia d'Inghilterra



A volte seguire il proprio cuore è l'unica via d'uscita. Era il 1340 quando una giovanissima Giovanna di Kent, cugina di Edoardo III e futura principessa di Galles, segue per la prima volta il suo cuore: contraendo un matrimonio clandestino con Thomas Holland, che diverrà conte di Kent. Ma il re Edoardo ha altri progetti per lei. Impegnato a traghettare l'Inghilterra in una sanguinosa guerra, la lunga battaglia dinastica per il trono di Francia che si trasformerà nella Guerra dei Cent'anni, negozia per lei le nozze strategiche con William Montagu, secondo conte di Salisbury, in grado di fornire supporto e aiuti all'esercito del re. Ma Giovanna, ancora tormentata dagli incubi che le ricordano la terribile esecuzione di suo padre per le mani dello stesso re, non ha intenzione di accettare la decisione di Edoardo, e non si rassegna al destino di dover sposare un uomo che non ama. E quando Thomas tornerà dalla Francia, dove anche lui ha combattuto la sua battaglia, non temerà il giudizio del re, né di chiunque altro, nel tornare dall'uomo cui aveva fatto la sua promessa. Ma la vita ha in serbo ancora altre sorprese per lei. Una grande storia di amori, promesse e fedeltà eterna tra gli intrighi e i tradimenti della labirintica corte di Edoardo III, e una straordinaria figura di donna emancipata e indipendente, che non ha paura di seguire il proprio cuore.


Pronte a fare un tuffo nel passato...... 


Quando i Romani lasciarono l'isola intorno al 410 d.C., i popoli a nord del Vallo di Adriano iniziarono a spingersi nelle fertili pianure meridionali dell'isola. Per difendersi dai loro attacchi, i Britanni chiesero aiuto alle tribù germaniche d'Europa degli Juti, dei Sassoni e degli Angli. Nel giro di pochi anni si giunse alla creazione di diversi regni germanici: Kent, Sussex, Wessex, Essex, Northumbria, Anglia orientale e Mercia. I Britanni, divisi tra di loro in una miriade di regni e potentati, si difesero con tenacia da questa invasione.
La Britannia attorno al 600.

Intanto, in Britannia sorgono i regni anglosassoni. Alcuni insediamenti urbani romani, come Wroxeter, non vennero abbandonati, forse grazie alla presenza della Chiesa. In questo periodo, inoltre, sarebbe stato attivo re Artù, che, secondo alcuni studiosi, sarebbe un personaggio storico realmente esistito; un romano-britanno, che, in questa periodo storico, avrebbe conquistato un considerevole potere, probabilmente l'Ambrosius Aurelianus citato dal Gildas. L'esistenza di questo personaggio, per alcuni potrebbe essere testimoniata dalla costruzione di luoghi come, Tintagel o Wansdyke. Non si tratterebbe, dunque, solo di una figura leggendaria.
Il VIII secolo vide la supremazia della Mercia, tant'è che re Offa fu riconosciuto da Carlo Magno come sovrano di tutta la Britannia del sud. La crescente potenza del regno del Kent e i problemi creati dai regni minori condussero alla fine del dominio marciano.
Dopo un periodo di razzie, vichinghi si insediarono in Inghilterra: un centro importante fu York, sede di un regno che strinse e ruppe diverse alleanze con quello vichingo di Dublino. Questi insediamenti produssero un forte impatto culturale, tanto da lasciare tracce significative nella lingua inglese : infatti, alcune importanti parole di questa lingua derivano dall'antico norvegese.
Re Alfredo il Grande del Wessex morì nel 899; a lui successe il figlio, Edoardo il Vecchio, che, insieme al cognato, Ethelred di Mercia, diede vita a un programma di espansione basato sulla costruzione di città e fortilizi. Alla morte di Ethelred, sua moglie Ethelfleda, la sorella di Edoardo, regnò come Signora dei merciani, continuando l'espansione. Alla morte di Edoardo, il figlio, Atelstano salì sul trono di Mercia e, in seguito, anche su quello del Wessex.
Atelstano continuò il programma d'espansione della famiglia, giungendo ad essere il primo vero sovrano di quella che ora è chiamata Inghilterra. Nel corso delle sue guerre di conquista, sconfisse un'armata di scozzesi e vichinghi nella battaglia di Brunanburh, scontro che fu una delle tappe più importanti per la formazione della futura Inghilterra.
Sul finire del X secolo gli scandinavi rinnovarono il proprio interesse nei confronti dell'Inghilterra. Aethelred perdette il suo regno a opera di Sweyn di Danimarca, riconquistandolo però alla morte di quest'ultimo. Il figlio di Aethelred, Edmondo II, morì poco dopo, consentendo così al figlio di Sweyn, il Canuto, di salire sul trono d'Inghilterra.
La sconfitta di Harold da parte di Guglielmo, che salì sul trono inglese, e la conseguente conquista normanna dell'Inghilterra, segnò una frattura nella storia di questa terra, portando con sé molti cambiamenti. Il nuovo sovrano ordinò la compilazione del Libro di Domesday, in cui erano registrate, nel suo territorio, sia le popolazioni che le proprietà da tassare. Con il dominio normanno si formò anche una classe dirigente e una popolazione anglo-normanna.Nel corso di questo periodo l'Inghilterra conobbe una guerra civile, insurrezioni, intrighi di corte e molte guerre, anche fuori dai suoi confini. L'economia del tempo era basata sulla produzione e l'esportazione di lana verso l'Europa, dove veniva lavorata. Infatti, solo nel XV secolo, l'Inghilterra sviluppò una propria industria tessile.Enrico lavorò duramente per riformare il paese e ridargli stabilità, ma la sua opera fu compromessa dal novembre 1120 a causa della morte del figlio Guglielmo, aprendo problemi di successione che gettarono un'ombra sulla storia dell'Inghilterra.
Il regno riprese vigore con re Edoardo I, che ridiede potere al governo centrale, conquistò il Galles e tentò di porre sotto il suo controllo la Scozia. Più disastrosi furono i regni del figlio Edoardo II e di Edoardo III, l'ultimo, costretto a concedere terre alle famiglie nobiliari, accrescendo così il loro potere.
Intanto, nel 1349 in Inghilterra giunse un'epidemia di peste bubbonica, che già stava imperversando in Europa, uccidendo un terzo della popolazione dell'isola. Il regno fu anche impegnato in guerre contro i gallesi, gli irlandesi, gli abitanti della Cornovaglia e contro la Francia, alleata con la Scozia, nella Guerra dei cent'anni, durante la quale l'Inghilterra vinse alcune importanti battaglie, tra cui quelle di Crécy e di Agincourt. Inoltre, la definitiva soppressione da parte del futuro re Enrico V d'Inghilterra della rivolta guidata dal principe gallese Owain Glyndŵr (1412), segnò la fine delle grandi ribellioni gallesi contro il dominio inglese. Fu infatti in questo periodo che il potere dei nobili andò accrescendosi ancora una volta, così da creare nuovi problemi alla Corona, con molti pretendenti che si fecero avanti dalle file della nobiltà.
La situazione precipitò, dal 1422, durante il debole regno di Enrico VI, afflitto da problemi di instabilità mentale: scoppiò infatti una guerra civile conosciuta col nome di Guerra delle due rose che indebolì enormemente il potere della Corona, poi restaurato, almeno in parte, da Edoardo IV. La Guerra delle due Rose terminò con la vittoria, nella battaglia di Bosworth Field (1485), di Enrico Tudor, salito al trono con il nome di Enrico VII. Durante il suo regno, si fecero avanti due nuovi pretendenti al trono : il primo, Lambert Simnel, fu sconfitto nella Battaglia di Stoke Field mentre il secondo, Perkin Warbeck, venne giustiziato nel 1499.Nel 1509 sul trono d'Inghilterra salì Enrico VIII, entrato in conflitto con la Chiesa cattolica in quanto voleva divorziare dalla moglie, Caterina d'Aragona. Enrico non era un convinto protestante, ma per ragioni politiche diede vita a uno scisma, che condusse alla nascita della Chiesa anglicana. Intanto, anche in Scozia la chiesa fu investita dalla Riforma protestante per opera di John Knox.



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