RECENSIONE: Torbide passioni di Nora Roberts

Bodine Longbow da sempre adora alzarsi alle prime luci del mattino. Direttrice di un meraviglioso resort di famiglia nel Montana, è assorbita da mille impegni lavorativi e non ha certo tempo per pensare all’amore... almeno fino a quando non incontra Callen Skinner. Appena tornato in città, Callen è una sua vecchia fiamma dei tempi della scuola e ora, uomo maturo e affascinante, potrebbe forse farle cambiare idea sulle relazioni sentimentali. Quando però il cadavere di una giovane donna viene ritrovato all’interno del resort e Callen finisce nella lista dei sospettati, tutto prende una piega inattesa. La tragedia che ha colpito la famiglia di Bodine la catapulta indietro nel tempo, fino alla misteriosa scomparsa di sua zia Alice avvenuta venticinque anni prima... E se tra questo evento e il cadavere rinvenuto nel resort ci fosse un collegamento? Le indagini procedono a ritmo serrato, e sebbene le accuse e gli indizi sembrino convergere proprio su Callen, Bodine decide di fidarsi ciecamente di lui e di stargli accanto. Ma per salvare il loro futuro insieme, prima che sia troppo tardi, i due amanti dovranno rincorrere con determinazione una verità che pare volergli sfuggire...

RECENSIONE:

Se un libro mescola ingredienti come il romance e il thriller e la prosa è  di Nora Roberts, il risultato non può che essere sublime.

Il libro si apre con un colpo al cuore, una ragazza, Alice, di appena 21 anni da Los Angeles vuole ritornare a casa nel Montanta.

Le mancano pochi chilometri quando la sua auto rimane in panne, accetta il passaggio da parte di uno sconosciuto, inizia per lei un incubo. Lo sconosciuto la rapisce....
La cosa più terribile, è che la sua famiglia è convinta che  Alice si trovi a Los Angels.
La ragazza infatti era scappata da casa il giorno del matrimonio di sua sorella , è partita per Los Angels cercando di sfondare nel mondo del cinema. Ma la mancanza di casa era forte, purtroppo per Alice arriverà solo vicino a casa....poi sparirà per sempre?

Il libro poi fa un salto temporale e ci troviamo ai giorni nostri.

Conosciamo i componenti di tutta la famiglia Longbow.

Capiamo che sono molto uniti, sanno di poter contare l'uno sulll'altro. Tutti lavorano nel resort con mansioni diverse, sia i famigliari che i lavoratori sono felici e sereni.

Fino a quando una ragazza viene trovata senza vita. 
Antiche paure e ricordi vengono a galla.

Alice infatti fa parte della famiglia Longbow, Cora la nonna di Bodine (la nostra protagonista) è infatti la madre  di Alice. Cora non si è mai data per vinta. 
Avetva ingaggiato anche un investigatore privato nella speranza di ritrova Alice, ma purtroppo la ragazza sembra sparita nel nulla.

Mentre viene ritrovato il corpo di una ragazza, a noi viene mostra un'Alice rinchiusa e ferita, prima in un sotterraneo e poi in un stanza, dove se " fa la brava" può uscire  a prendere un pò d'aria e guardare il tramonto, le è concessa solo un'ora a settimana.

Ma la storia non è incentrata solo su Alice, ma anche su Bodine detta Bo e il ritorno di Callen, Cal.

Bodine quando era più piccola aveva una cotta per Cal, anche il ragazzo l'aveva notata, ma essendo la sorella più piccola del suo migliore amico Chase, aveva soffocato il suo interesse.

Ora che Cal  è ritornato e l'attrazione tra loro aumenta giorno dopo giorno, finalmente possono vivere una storia fatta non solo d'amore, ma di fiducia e di rispetto.

Ma i problemi per loro sono dietro l'angolo, come si suol dire.

Il ritorno di Cal è avvenuto in coincidenza con i recenti omicidi e il vice sceriffo Clintok è convitto appunto che il colpevole sia Cal, per questo motivo lo importuna. Dietro questo astio però si nasconde un rancore di gioventù....

Gli elementi di suspense sono eccezionali, mettono i brividi sulla pelle, ma il vero punto forte di questo libro è la famiglia.

Non mi rimane che consigliarvi questo libro.