Cari Lettori
sono del parere che i libri che trattano della
seconda guerra mondiale e dei suoi orrori, sono troppo pochi...per non
dimenticare bisogna parlarne sempre e non solo in questo periodo dell'anno.
Il mio angolino libroso e super onorato di
partecipare a questo blogtour
Un albero in un cortile di Vienna. Il ricordo più struggente di tutti.
Quali sono i ricordi che fanno una vita?
Un albero di
albicocche in un cortile di Vienna. È uno dei primi ricordi, e forse il più
struggente, di Elisabetta. A quei tempi, vivevano ancora tutti in quella grande
casa: sua sorella, bellissima, che prendeva il sole in giardino, ammirata dai
ragazzi del vicinato; la madre che cantava tutto il giorno; il papà che tornava
sempre a casa con regali sorprendenti, come la piccola tartaruga Hitler. Fino
al giorno in cui ogni cosa finì, quando arrivarono le SS, e presero tutti.
Tutti tranne Elisabetta, che non era in casa in quel momento. E, unica in tutta
la sua famiglia, riuscì a salvarsi. Dalle SS, dai campi, dalla guerra: restando
prigioniera, però, di un vuoto che l'accompagnerà per sempre. Da allora, Elisabetta
segna ogni anno che passa con una nuova marmellata fatta con i frutti del suo
albero. Un modo per non dimenticare. Ma la sua vita tranquilla e isolata di
donna ormai anziana, che si porta dietro il peso dei ricordi, viene
improvvisamente rivoluzionata quando in casa sua viene ad abitare una giovane
ballerina tedesca, con la quale pian piano nasce una bizzarra amicizia. Ma
Pola, scoprirà Elisabetta, sa molte più cose del passato della sua famiglia di
quante l'anziana donna possa immaginare… E forse, per lei, è arrivato il
momento di conoscere la verità su ciò che è successo ai suoi genitori e sua
sorella. Un romanzo intimo e luminoso, una storia toccante che esplora il
doloroso passato di un'intera generazione, regalando momenti di profonda
commozione.
Volete cucinare una marmellata di albicocche
perfetta?
Vi lascio una ricetta facile ma gustosa
Ingredienti
per 2 vasetti da 500 gr (o 4 da 250 gr)
Albicocche 2 kg
Zucchero 500 g
Succo di limone 1
Per preparare la confettura di albicocche, partite dalla scelta delle
albicocche: scegliete frutti maturi e senza macchie (1): in questo modo
eviterete che si formi la schiuma durante la cottura della confettura che di
volta in volta è necessario eliminare. Lavate per bene le albicocche e
asciugatele su di un canovaccio (2). Poi tagliatele a metà (3).
Togliete il nocciolo (4) e poi tagliatele a
spicchi (5). Mettete le albicocche tagliate in una ciotola capiente aggiungete
lo zucchero semolato (6).
Spremete il succo del limone e filtratelo
attraverso un colino a maglie strette (7), aggiungete il succo di limone
filtrato alle albicocche (8) e mescolate con cura con un mestolo (9).
Coprite la ciotola con la pellicola
trasparente (10) e lasciate macerare il tutto al fresco per una notte intera (o
per almeno 12 ore). Trascorso il tempo di riposo, versate il tutto in una
pentola (11) e portate ad ebollizione mescolando di tanto in tanto (12). Mentre
la confettura cuoce, potete dedicarvi alla sanificazione dei barattoli e dei
tappi, come indicato dalle linee guida del Ministero della Salute riportate in
fondo alla ricetta. Una volta terminata questa operazione tornate a controllare
lo stato di cottura della confettura.
La frutta inizierà a sfaldarsi (13), durante
la cottura potrebbe rendersi necessario schiumare la confettura, soprattutto se
la buccia delle albicocche presenta qualche piccola macchia. Dopo 30 minuti la
vostra confettura di albicocche dovrebbe essere pronta (14): prelevate un po’
di composto con un cucchiaino e lasciatene cadere una goccia su un piatto che
deve restare compatta, questa è la prova che la vostra confettura è pronta (15).
Se la goccia scivola via e non risulta compatta, proseguite la cottura per il
tempo necessario mescolando frequentemente.
Una volta pronta, potete invasare la
confettura ancora calda nei barattoli che avete sanificato: riempite i vasetti
con un mestolo, se preferite potete utilizzare anche un imbuto per confetture
(16), avendo cura di lasciare almeno 1 centimetro di spazio dal bordo del
barattolo. Avvitate bene i tappi, ma senza stringere troppo (17) e lasciate
raffreddare (18). Con il calore della confettura si creerà il sottovuoto, che
permetterà di conservare il prodotto a lungo. Una volta che i barattoli si
saranno raffreddati verificate se il sottovuoto è avvenuto correttamente:
potete premere al centro del tappo e, se non sentirete il classico "click-clack",
il sottovuoto sarà avvenuto. La vostra confettura di albicocche è pronta
per essere gustata!
Conservazione
La
confettura di albicocche si conserva per circa 3 mesi, purché il sottovuoto sia
avvenuto correttamente e i barattoli siano conservati in un luogo fresco e
asciutto, al riparo da fonti di luce e calore. Si consiglia di attendere almeno
2-3 settimane prima di consumare la confettura. Una volta aperto ogni
barattolo, conservare in frigorifero e consumare nel giro di 3-4 giorni al massimo.
Consiglio
E
ora che l’ho fatta, come la uso? Niente panico e provate queste ricette:
sachertorte, crostata alla confettura di albicocche, crepes dolci, occhio di
bue e biscottini al burro e marmellata... queste sono solo alcune idee, voi
scatenate la vostra fantasia!
Curiosità
L’etimologia
della parola "albicocca" no è certa, l’ipotesi più accreditata, però,
è che la parola di riferimento sia araba ( al-barqÅ«q ) e che sia stata
trasformata poi nel tardo latino “praecox”, nel senso di "precoce".
Da essa deriverebbe la parola "percocca", usata per indicare una
varietà di pesca e per un ibrido fra pesco e albicocco.
Wow che ricettina! Amo le albicocche!
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