giovedì 28 dicembre 2017

Sweet. Una dolce conquista di J.Daniels

Casa Editrice: Always Publishing
Pagine: 280
Listino Cartaceo €13,90
Data Pubblicazione: 25 gennaio 2018

Cosa succede quando una pasticciera tutto pepe incrocia sul suo cammino il contabile più sexy di tutta Chicago? Le scappatelle ai matrimoni non portano mai a nulla di buono, soprattutto se il matrimonio è quello di un ex-fidanzato. Chi indugia in questo vizioso passatempo conosce le regole. Entra. Rimorchia. Esci. Nessuna aspettativa di una relazione. Solo sconcio sesso da matrimonio. Dylan Sparks conosce il protocollo. E anche se sperimenta il miglior sesso della sua vita con un perfetto sconosciuto mortalmente affascinante, è assolutamente decisa a mettere la parola fine alla loro avventura insieme con la serata. Quello che Dylan non immagina è che a Reese Carrol delle regole non importa nulla. Lui vuole più che una sola notte, e sa di essere troppo irresistibile perché Dylan si lasci sfuggire quest’occasione. Reese non vorrebbe mai lasciarla andare. Dylan è decisa a proteggere il suo cuore. Chi avrà la meglio in questa dolce dipendenza, combattuta a colpi di ironiche battaglie e tregue bollenti?




ESTRATTO DA SWEET. UNA DOLCE CONQUISTA

Gli ospiti si stanno facendo strada lungo il corridoio che porta in un’altra ampia sala, molto probabilmente dove si terrà la cerimonia. Un’enorme scalinata, larga abbastanza da far salire una accanto all’altra dieci persone, porta a un secondo piano e mentre inspiro, il profumo di legno antico e di calle mi riempie i polmoni.

Dannazione. Questo matrimonio sarà ultra-chic.
«Eccovi qui. Porca puttana Dyl, sei sbalorditiva! È nuovo quel vestito? E quando me lo presti?» La mia bellissima migliore amica è agghindata in un vestito blu navy in stile impero e porta i capelli castani, del colore del cioccolato scuro, tirati indietro in un elegante chignon.
«A Justin verrà un colpo quando ti vedrà» sussurra nel mio orecchio, mentre mi scioglie dal suo abbraccio.
Preferirei che cadesse morto stecchito alla mia sola vista, ma non sono così fortunata. «Grazie. Tu hai un aspetto fantastico, come sempre. Com’è la sposa?» Con le dita dà volume ai riccioli biondi che mi scendono oltre le spalle e si allunga per dare un bacio a Joey su entrambe le guance.
«Irritante. Andiamo, avete bisogno entrambi di trovarvi un posto a sedere, e alla svelta. Stiamo per cominciare». Mi afferra la mano tra le sue e io mi tiro appresso Joey, mentre torniamo indietro e andiamo dritti nella stanza chiamata Sala Grande.
«Okay, dov’è che si trovano tutti i ragazzi sexy?» Joey ispeziona la stanza, praticamente saltellando sul posto. Il ragazzo è a caccia e ha un chiodo fisso, e prevedibile, in testa.
Scuoto la testa nella sua direzione. «Potresti per favore provare a tenertelo nei pantaloni, durante la cerimonia? Tecnicamente, tu saresti il mio “più uno” quindi potresti anche aspettare fino al ricevimento per darci dentro con un uomo fortunato».
«Non faccio promesse, cupcake». Si liscia il vestito e agita le sopracciglia verso di me mentre Juls tende una mano, indicandoci il lato sinistro della stanza.
«Lo vedete l’uomo con la coda di cavallo seduto in quinta fila, verso la fine?»
Rido, e lei spalanca gli occhi. «Coda di cavallo? Non avevi detto che Ian ha la coda di cavallo!»
«Be’, ce l’ha. E me la fa tirare quando sto venendo».
«Porca Miseria. Vai così, Juls!» Joey comincia a sventolarsi la faccia e so che avrei bisogno di fare lo stesso. Le mie guance all’improvviso sembrano andare a fuoco. Anche se non dovrei essere così sorpresa dal commento della mia migliore amica. Tra tutti e tre, siamo decisamente troppo ossessionati dall’appendice maschile.
«Comunque», continua con un certo tono, «i tre uomini dall’aspetto egualmente delizioso accanto a lui sono tutti suoi colleghi. E Billy», incontra lo sguardo ansioso di Joey, «è quello vicino ai due posti vuoti. Voi ragazzi fareste meglio a sbrigarvi a occuparli, prima che lo faccia qualcun altro. Oh merda!» Dà un’occhiata al suo orologio e ci spinge in avanti, dentro la stanza. «Sedetevi. Presto».
Si allontana ticchettando sui tacchi, mentre io fisso la navata centrale, che la sposa percorrerà da un minuto all’altro.
Merda. Non posso percorrere quella navata fino al mio posto. Ti attiri addosso qualche strano tipo di legge del karma, a percorrere lo stesso cammino che sta per fare la sposa del tuo ex ragazzo. No, grazie. Non ho bisogno di questo genere di presagio.
«Andiamo». Afferro la manica di Joey e lo tiro con me verso il lato sinistro della stanza, avanzando velocemente lungo le file di sedie finché non ci fermiamo alla quinta fila. Ian, Mr. Coda di Cavallo, alza lo sguardo e mi sorride. Ooooh, è carino.
«Scusami» dico piano. Avanzo di un passo tra le sue lunghe gambe e la sedia davanti a lui, cercando di farmi strada velocemente verso i due posti vuoti. Non c’è molto spazio in cui svicolare e, dentro di me, rido al pensiero del mio muscoloso assistente di un metro e novanta che fa lo stesso balletto proprio dietro di me. Le luci cominciano ad abbassarsi, indicando che la cerimonia sta per iniziare, così mi muovo più velocemente, con Joey che spinge contro la mia schiena.
«Oh, merda». Il mio tacco scivola sulla manica di una giacca appesa allo schienale di una sedia e cado all’indietro, crollando direttamente in grembo all’uomo seduto due sedie dopo Ian. Le sue mani mi afferrano velocemente alla vita e io sussulto al contatto.
Oh, grandioso. Bel lavoro, Dylan.
Guardo lentamente in basso e vedo il paio di mani più sexy su cui abbia mai posato gli occhi. Sono grandi, con le dita lunghe, e stringono con fermezza i miei fianchi, la pelle leggermente abbronzata contrasta meravigliosamente con il mio vestito nero, e nel frattempo sento delle risate provenire da dietro di me e dal mio fianco. I miei occhi guizzano verso Joey che sta sorridendo apertamente, lanciando occhiate divertite alle mie spalle verso chiunque sia la persona a cui sono finita seduta in braccio. Mi alzo velocemente e mi giro, dando una prima vera occhiata all’uomo con cui il mio culo ha appena fatto conoscenza. «Oh, merda». Rimango a bocca aperta, guardando un sorrisetto formarsi all’angolo della sua bocca perfetta. Oh Dio, voglio quella bocca su di me. Piena e rosa, con un solco evidente che corre giù nel mezzo del labbro inferiore. La sua lingua guizza fuori e lo lecca lentamente. 
Wow.
«Quello lo hai già detto, amore».
Porca puttana, quella voce. Ma scherziamo? Bassa e dolce, riesco quasi a sentirne il sapore. I miei occhi scansionano velocemente il resto del suo viso, mentre Joey mi dà una gomitata nella schiena, sollecitandomi ad andare avanti.
Si fotta. Può aspettare un secondo e permettermi di bearmi dello spettacolo davanti a me. Ha un fisico in forma, scolpito, fa sicuramente buon uso di un abbonamento in palestra. Capelli castano scuro, perfettamente scompigliati e leggermente troppo cresciuti, impressionanti occhi verdi, che sono incollati ai miei, e una mascella forte. Gesù, questo ragazzo è vero?

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