mercoledì 8 novembre 2017

RECENSIONE : Viking. Le ossa di Ardal di Linnea Hartsuyker



Da quando il padre è morto in battaglia, Ragnvald si è battuto duramente per difendere la sorella e attende la maggiore età per recuperare le terre che gli spettano. Quando il capitano della sua nave tenta però di ucciderlo mentre tornano da una scorreria, Ragnvald capisce che è stato il patrigno a ordire l’agguato. Non è facile avere giustizia nella Norvegia vichinga, dove centinaia di piccoli re competono per un lenzuolo di terra. E se da Ragnvald ci si aspetta che sia disposto a morire per il proprio onore, dalla sorella Svanhild ci si aspetta un buon matrimonio. Non è questo però il destino che lei desidera e quando Solvi, l’acerrimo nemico del fratello, le offre l’opportunità di sfuggire alla crudeltà del patrigno, Svanhild deve compiere l’estrema scelta: famiglia o libertà.

Attingendo alle saghe islandesi, Hartsuyker racconta la vera storia di Ragnvald di Møre, braccio destro di Harald I Bellachioma, primo re di Norvegia, e della sorella Svanhild, assetata di libertà in una società in cui al crescere del potere del fratello cresce il valore di lei come pedina politica. Una grande saga che piacerà tanto agli appassionati di storia quanto ai lettori delle Cronache del ghiaccio e del fuoco.


RECENSIONE:


Viking. Le ossa di Ardal di Linnea Hartsuyker ha un ambientazione storica nella Norvegia del IX secolo.
Quando si legge la trama ci si aspetta di trovare dentro questo libro: grandi azioni da guerrieri induriti, re vestiti da pellicce, grandi feste e battaglie brutali....in alcuni punti il romanzo è un po' troppo descrittivo per i miei gusti personali ma la trama in se affascina e conquista....Linnea Hartsuyker fa un lavoro eccezionale, inserisce tutti questi "ingredienti" e scava ancora più a fondo.

Nel IX secolo, la Norvegia è ancora una terra divisa e governata da molti re, ma una profezia annuncia che un solo Re governerà tutta la terra. Quel re è Harald, un ambizioso e giovane guerriero. 
Da qui parte la storia dei nostri protagonisti.
Ragnvald Eysteinsson, primo Conte delle Orcadi. Ragnvald è cresciuto in ambiente di lotta, di guerra di vendetta, i sentimenti non sono contemplati. Il suo unico scopo è quello di rimpossessarsi della terre della sua famiglia.
Altra protagonista è Svanhild la sorella di Ragnvald, è una ragazza forte, determinata non si lascia sottomettere da niente e da nessuno, anche se il periodo storico impone la sottomissione delle donne, è l'uomo che comanda e decide.
Svanhild vuole decidere della sua vita, vuole decidere chi sposare, vuole sposarsi per amore e non contrarre un matrimonio combinato.
Seguiamo le avventure di Svanhild e Ragnvald con il cuore in gola, fin dall'inizio quando Ragnvald sta facendo ritorno a casa, viene quasi assassinato dal capitano della sua nave, Sovi, per ordine del suo patrigno, proprio per quelle terre che a Ragnvald spettano di diritto. 
Fortunatamente Ragnvald si salva inizia così per lui la sua vendetta e la voglia di riprendersi le sue terre. Dopo il complotto orchestrato dal suo patrigno, Ragnvald giura fedeltà al re Hakon, poi al re Harald, sperando di avere abbastanza potere per riprendere le sue terre.
Ragnvald combatte per vendetta, Svanhild combatte per la libertà, entrambi finiscono al centro della storia.
In Ragnvald vediamo l'orgoglioso guerriero sommerso dalla vulnerabilità, dall'autocontrollo e dall'ambiguità morale, in Svanhild vediamo un potente spirito che desidera liberarsi, scoprendo la sua ferocia furbizia e intellettuale nel processo della sua liberazione.
È una saga vichinga di vendetta, politica e costruzione di nazioni.
E' un libro che narra di amore e di tradimento, che ripercorre le saghe norvegesi, la prosa di Hartsuyker è diretta, la trama è deliziosamente complessa come Game of Thrones. 


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