ciao
a tutti
ho
l'onore e l'onere di aprire questo
BlogTour.
La
scrittrice a me piace molto, i suoi libri mi regalano parecchi emozioni. Mi
auguro di invogliare anche voi a leggere i suoi libri.
Mikayla
ha diciott'anni e tutto ciò che alla sua età si possa desiderare: un fidanzato
bello e attraente, dei genitori meravigliosi e un'amica del cuore. Ma quello
che sarebbe dovuto essere un evento da sogno, il ballo del liceo, si trasforma
per lei in un incubo: un tradimento e una tragedia che si abbatte sulla sua
famiglia cancellano tutto ciò che ama, costringendola a diventare adulta
all'improvviso. Ogni certezza le si è sgretolata tra le mani, non ha più punti
di riferimento, nessuno su cui contare… Tranne Jake, appena incontrato, ma che
con quei suoi occhi azzurro cielo sembra conoscerla da sempre. Il ragazzo si
prende cura di lei giorno dopo giorno, tentando di rimettere insieme i pezzi
del suo cuore infranto. Rispettando i suoi cupi silenzi e il suo dolore
sconfinato. Amandola senza riserve. Ma Mikayla, che lo ricambia dal primo
istante, cerca in ogni modo di mantenere le distanze per paura di soffrire
ancora. Troverà la forza di cancellare definitivamente i fantasmi del passato e
andare incontro al futuro? Dovrà riuscirci, se vuole ricominciare a vivere… e
ad amare.
Estratto:
Finisco
di prepararmi con quindici minuti di anticipo. Mi guardo allo specchio per
controllare che sia tutto a posto. Non sono una gran bellezza. Non posso certo
paragonarmi a Megan (la mia migliore amica). Ho la carnagione olivastra e gli
occhi leggermente a mandorla, che devo al quarto di sangue filippino di mia
madre. Papà è metà irlandese e metà scozzese, alto più di un metro e ottanta,
la mamma invece supera di poco il metro
e
cinquanta. Per fortuna io sono una via di mezzo. Non sono così ingenua da
pensare di essere popolare per via del mio aspetto o delle attività
extracurriculari. A scuola
sono
brava, ma so anche quanto è importante socializzare e scegliersi le compagnie
giuste: la mia migliore amica è il capo delle cheerleader e Scott, il mio
fichissimo ragazzo, è il capitano della squadra di basket. Mi guardo ancora una
volta allo specchio. Sono pronta per il ballo di fine anno. Apro la porta della
camera e per poco non vado a sbattere contro i miei genitori, che mi aspettano
in corridoio. Hanno l’espressione di quando stanno per dire qualcosa che deve essere
preso sul serio. Il braccio di papà cinge le spalle della mamma. Non c’è
traccia di Emily, la mia sorellina di nove anni.
Fanno un
passo avanti, contemporaneamente, e io di riflesso indietreggio, preoccupata.
Continuano
ad avanzare finché non sono costretta a sedermi sul bordo del materasso.
Soltanto quando sollevo la testa si separano e si sistemano accanto a me sul
letto, uno a destra e l’altro a sinistra. Papà fa un lungo sospiro e scuote la
testa. «Tesoro, tua madre e io abbiamo una cosa da dirti.» La mamma distoglie
lo sguardo. È nervosa. Cavolo.
Papà
continua: «Visto che tra qualche settimana ti diplomerai e che hai compiuto
diciotto anni… Be’, abbiamo deciso che era ora di dirti qualcosa di molto
importante».
Mi spremo
le meningi chiedendomi di cosa possa trattarsi.
All’improvviso
mi si accende una lampadina: Sono stata adottata. Lo
sapevo. Sono sempre stata diversa. Sembro meno asiatica di quanto dovrei essere
e non capisco da dove venga il mio naso. Nessuno nella mia famiglia ce l’ha
così. Oh, Dio. Chi saranno i miei veri genitori? E la mia sorellina Emily… È
stata adottata anche lei?
«Mikayla?»
mi chiama papà, strappandomi al flusso incontrollato dei miei pensieri.
Abbasso
le palpebre, come per proteggermi da quello che sta per rivelarmi.
«Mi
ascolti?»
Annuisco
con gli occhi chiusi.
Vi ho incuriosito?
Mi raccomando seguite tutte e tappe di questo BlogTour
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