giovedì 17 novembre 2016

RECENSIONE: Il segno della croce di Glenn Cooper


Intorno a loro, si apre l’infinito deserto di ghiaccio e vento dell’Antartide. Dopo ore di faticoso cammino, il gruppo di uomini raggiunge il punto segnato sulla mappa. E lo individuano: l’ingresso di una caverna scavata decenni prima da chi li ha preceduti in quel continente disabitato. Quando entrano, in religioso silenzio, si trovano davanti un museo ideato per conservare reperti che il mondo crede perduti per sempre. Ma quegli uomini sono arrivati lì per due oggetti soltanto. E adesso li stringono tra le mani. Ne manca ancora uno, poi l’alba di una nuova era sorgerà sul mondo. In un piccolo paese dell’Abruzzo, un giovane sacerdote si alza dal letto. Il dolore è lancinante. La fasciatura intorno ai polsi è intrisa di sangue. Con cautela, il prete scioglie le bende. Le sue suppliche non sono state esaudite, le piaghe sono ancora aperte. Il sacerdote chiude gli occhi e inizia a pregare. Prega che gli sia risparmiata quella sofferenza. Che gli sia data la forza di superare quella prova. E che nessuno venga mai a conoscenza del suo segreto.

RECENSIONE:
 

Dopo lo scivolone (almeno per quanto mi riguarda) per la serie dei Dannati, avevo un pò paura a leggere il nuovo libro di Glenn Cooper... Mi sono fatta coraggio e ho iniziato la lettura (senza troppe pretese) mi viene da scrivere che con questo libro, Glenn Cooper è tornato...... Mi ha entusiasmata e catturata, come la serie la Biblioteca dei morti, faticavo molto a lasciare il libro tanto ero presa dalla trama. La storia e avvincente e coinvolgente .
Quando vi apprestate  a leggere Il Segno della Croce, preparatevi a vivere una trama fatta di religione con miracoli reali o presunti, politica, potere e nazismo. Lo scrittrice grazie a questa storia ci fa vivere un'avvenuta ricca di colpi di scena, appassionante che riesce a tenere incollato il lettore fino alla fine. 
Ci invita anche a riflettere, che la storia dovrebbe insegnarci "qualcosa", sbagliare è umano ma perseverare è diabolico, purtroppo quando c'è di mezzo il potere, la fama, l'uomo dimentica le guerre, dimentica tutti gli errori passati, per ricascarci nuovamente.
Il libro inizia in Palestina nel 327 d.C. dove una squadra di operai dopo uno scavo, per conto di Flavia Giulia Elena Augusta, la madre di Costantino il Grande, fanno una scoperta molto importante per i fedeli cristiani. Vengono ritrovati infatti i quattro chiodi usati dai romani per crocifiggere il Messia... ma l'indomani alla donna il caposquadra consegna solo tre chiodi, il quarto lo tiene il caposquadra...... spera di venderlo.
Grazie ad un salto ci ritroviamo nel 1973, seguiamo la spedizione nell'Antartide di un gruppo di uomini(fanatici) che fanno parte di un'organizzazione di nazisti. Sono venuti a conoscenza che durante la Seconda Guerra Mondiale è stata costruita una caverna(da gerarchi nazisti) dove sono custoditi reperti importantissimi per  una futura rinascita del terzo Reich.
Finché arriviamo ai giorni nostri, precisamente in Italia il protagonista è Giovanni Giovanni, un giovane prete di una parrocchia di un paesino dell’Abruzzo. Dopo un viaggio in un convento in Croazia, riceve le stigmate , ha cercato di tenere nascosta la sua situazione ma dopo un ricovero in ospedale non è più stato possibile, per questo su ordine del Papa, per indagare sulle stigmate del prete, viene  mandato un docente di storia della religione, Cal Donovan, nel paesino abruzzese. 
Cal sarà accompagnato da un medico, che dovrà visitare Giovanni, per valutare se le stigmate sono reali o una farsa. Cal dopo il colloquio privat,o più una confessione con il prete, al momento dei saluti viene abbracciato da Giovanni e viene come colpito da una visione, che lo tormenterà a lungo. Cal una volta consegnata la sua relazione al Papa ritorna in America, per poi poco dopo fare ritorno in Italia, quando apprende che Giovanni è stato rapito. Cal intraprende la ricerca della verità, su come Giovanni ha ricevuto le stigmate, ma l'organizzazione nazista non vuole che indaghi oltre e per questo attenteranno(parecchie volte) alla vita di Cal.
Il segno della croce è una corsa adrenalinica verso la verità sull'apparizioni delle stigmate a Giovanni,  ma anche un' avventura per fermare un complotto, che nella malaugurata sorte dovrebbe compiersi, cambierebbe le sorti del mondo per sempre.
Che posso aggiungere ancora è un libro fantastico, coinvolgente e travolgente, bello adrenalinico leggetelo non ve ne pentirete...



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