lunedì 31 ottobre 2016

BlogTour: Love. Fidati di me di L.A. Casey

Care Lettrici
il blog L'Universo Dei Libri è lieta di ospitare una tappa del blogtour dedicata ai fratelli, Slaters.
La  mia tappa in particolare riguarda il fratello Dominic con Bronagh



Branna Murphy si sente sconfitta. Sapeva di essere innamorata persa, di amare quell’uomo più della sua stessa vita e di aver fortemente desiderato quella relazione. Ha sperato fino all’ultimo in un cambiamento, un segnale che le facesse capire di essere desiderata, amata. Ma il miracolo non è arrivato. Parlare, gridare non ha funzionato, piangere non ha funzionato. Il dolore non ha funzionato. Ryder Slater è furioso. Per mesi ha mentito alla donna per cui si farebbe uccidere, ma non può rivelarle i propri sentimenti. È coinvolto in qualcosa di pericoloso e la gente intorno a lui sta iniziando a morire. Non poteva parlare. Le cose tra Ryder e Branna sono arrivate a un punto di non ritorno, ma lui non ha altra scelta che lottare con le unghie e con i denti per salvare la sua famiglia e l’amore della sua vita. Ma è davvero dura riuscire a mantenere il sangue freddo...






Nome:  Dominic Slaters
Età: 17
Alterzza: 1,92
Occhi: grigi
Capelli: castano
Carattere: testardo, geloso ,possessivo, sincero.
Fisico: petto tonico e abbronzato seguito da visibilissimi addominali e muscoli laterali





     «Io non ti lascerò mai. C’è una cosa di me che dovresti sapere, piccola». Mi sfregò il naso contro la guancia. «Una volta che sei mia, non ti lascerò più andare. Sono un coglione testardo per l’ottanta percento del tempo, quindi anche se volessi lasciarmi non lo permetterei »










                                                                                               Bronagh Murphy 
«Branna mi ha mandato via dopo che ti sei addormentata».
Sospirai. «Mi piace dormire con te, mi fa sentire al sicuro».
Mi accarezzò le guance con i pollici e mi guardò negli occhi. Sentii che arrossivo, ma non distolsi lo sguardo, perché quel momento era tutto per noi.
«Ti faccio sentire al sicuro?», mormorò.
Annuii. «Sì; non so cosa mi fai, ma in questo momento ho il cuore a mille solo a starti vicino», bisbigliai.
Mi strinse di più a sé e mi spostò qualche ciocca di capelli dietro l’orecchio. «Continua con queste parole dolci e prima ancora di arrivare in classe sarò ridotto a un malloppo emotivo che ti dichiara amore eterno».
Il suo senso dell’umorismo non rovinò il momento; vi aggiunse solo un po’ di verve.
«Non mi basta mica», lo stuzzicai. «Devi prendere una pagina dal libro di Heath Ledger e farmi la serenata davanti a tutta la scuola».
Rise piano e sorrise raggiante. «Sai che non esiterei nemmeno un secondo».
Lo sapevo, non aveva paura di niente, nemmeno dell’umiliazione





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