Listino € 16,00
Editore Piemme
Data Pubblicazione 17/09/2013
Pagine 286
Clara
ha appena compiuto diciassette anni e la sua vita è a pezzi. Non ha mai
conosciuto suo padre, sua madre si è suicidata e da poco è morta anche la nonna
che l'ha cresciuta. L'assistente sociale decide così di affidarla all'unico
parente, zio Alvaro, che vive in un minuscolo paesino in montagna, isolato dal
mondo. Quando Victor, un giovane studente universitario, la prende sotto la
propria ala protettiva finalmente sembra che la vita della ragazza possa
trovare un po' di serenità. Ma un giorno Clara si ritrova in una parte del
bosco dove nessuno dovrebbe andare, secondo le leggende che circolano in paese,
e dove incontra Rio, un ragazzo bellissimo. E un immortale, un angelo che da
oltre cinquecento anni custodisce il segreto del bosco: il seme
dell'immortalità. I due vengono presi da un amore travolgente e Clara, che non
ha ancora mai baciato un ragazzo in tutta la sua vita, decide di lasciarsi
andare a quella passione profonda...
L’idea di base era anche buona, il seme
dell’eterna giovinezza, ma è stata sviluppata male, praticamente in quasi tutto
il libro non succede nulla, si salvano solo le ultime 20 pagine quando la
storia inizia ad avere un senso e anche un po’ di ritmo e azione. In alcune scene mi sono ritrovata a
vivere un déjà vu con il libro Twilight, per questo sono dispiaciuta a fare questa recensione,perché Il Bosco Dei Cuori Addormentati, l’ho atteso con molta ansia,(ho
una predilezione per i libri che parlano di angeli), ma questo, sono sincera
sono arrivata quasi a metà libro e volevo mollarlo, praticamente non succede
nulla, a parte qualche riga(si ho scritto giusto riga non pagina ne capitoli ma
riga) dove pensi ora forse succede qualcosa, ma non fai in tempo a finire
questa frase che già la scrittrice smentisce il tuo pensiero.
Clara dopo il suicidio
della madre e la morte della nonna va a vivere con suo zio in un paesino
sperduto in mezzo al nulla, lei che è era abituata al caos di Barcellona, si
ritrova circondata solo di uccellini che cantano, il vento che soffia tra gli
alberi e una strana presenza in casa, che all’inizio del libro si pensa voglia
farle del male poi si scopre che è un angelo. L’unica nota positiva (se così)
posso definirla sono le storie di zio Alvaro scritto nel libro, mi è piaciuta
molto la leggenda che quando una persona muore si scrivono solo gli anni di
quanto hanno amato davvero e non la sua
età.
Per concludere si
nonostante tutto è un libro che si legge velocemente e altrettanto velocemente
(purtroppo) si dimentica.
Che peccato. Un'altra recensione negativa. A me la trama ispirava molto ma ho letto quasi solo recensioni non positive quindi credo proprio che non lo leggerò -.-
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