Il più grande desiderio di Saylor è essere
malata e che tutti le stiano attorno per prendersi cura di lei. Ha la sindrome
di Mùnchausen. Così quando il suo psichiatra le consiglia di andare a fare
volontariato in ospedale per i gruppi di auto-aiuto, accetta con grande
entusiasmo. Inizia così a frequentare un gruppo di ragazzi della sua età malati
terminali, inizia a uscire con loro, a vederli al di fuori dell'ospedale, a far
sempre più parte della loro vita, fingendosi malata. Nel gruppo c'è Drew, un
ragazzo bellissimo e di cui lei si sta innamorando. A separarli una tremenda
bugia: Saylor non è davvero malata. Ma a stringerli per sempre sarà una crudele
verità: Drew sta morendo...
Casa
Editrice: Piemme
Collana:
Freeway
Data
Pubblicazione: 20 ottobre 2015
Prezzo:
16.00 €
RECENSIONE:
La nostra ultima canzone tratta temi delicati e
toccanti come la malattia degenerativa e la malattia psicologica e devo dire
che la scrittrice ha compiuto una magia, perché pur trattando argomenti così
seri e delicati, non ha mai appesantito il libro.
E' un libro di forte impatto, è impossibile
descrivere la girandola di emozioni che mi ha suscitato questa lettura, sono
passata dalla rabbia alla profonda e lacerante tristezza ma ho trovato anche
speranza. E' un libro sulle seconde occasioni, S.K, Falls è una scrittrice
davvero talentuosa, ha scritto un libro che spiazza.
Saylor, la nostra protagonista, soffre della
sindrome di Munchausen, ovvero ama la malattia ama la sensazione di non stare
bene, per questo cerca in ogni modo possibile di ammalarsi. All'inizio del
libro, sono sincera, questo suo comportamento mi ha lasciata perplessa, come
può una persona sana fisicamente cercare in ogni modo possibile di ammalarsi?
Finché la verità non mi si è aperta davanti agli occhi, è un modo disperato e
triste di attirare l'attenzione dei suoi genitori. Suo padre è un avvocato
molto famoso e importante praticamente è sempre in giro per lavoro, la madre
sembra mal sopportare la presenza di Sailor, a lei preferisce
"perdersi" nella sua passione, costruire casa in miniatura.
Saylor risente molto di questo clima così "freddo" in casa, per
questo cerca la malattia perché quando non sta bene, si occupano di lei, anche
se sono costretti.
Lo psicologo dove è in cura Saylor le consiglia
di seguire una terapia, per questo si ritrova in un gruppo di sostegno di
malati terminali. I membri di questo gruppo soffrono tutti di malattie vere e
terminali, per questo Saylor gli fa credere di essere ammalata anche lei.
Non pensate mai che Saylor prenda in giro questi
ragazzi, è vero l'inganni e da questo inganno scaturiscono una serie di bugie,
ma Saylor lo fa perché tra loro si sente a casa e capita.
Per questo noi mentre leggiamo non possiamo che
provare compassione anche per lei, perché è costretta a sopportare una vita
famigliare senza amore, è costretta a raccimolare un pò di amore, non importa
se i modi sono giusti o sbagliati lei ha bisogno d'amore.
Saylor è sempre stata da sola, non ha mai avuto
amici, ora in questo gruppo è circondata da amici, persone che amano la sua
compagnia. In questo gruppo Saylor conosce Drew tra loro scatta subito una
forte attrazione, Saylor fiorisce grazie alle attenzioni che Drew le regala....
ma ha anche paura di come potrà reagire Drew quando scoprirà che non è
ammalata.
La nostra ultima canzone ha una trama
straordinaria, tutti i protagonisti che ne fanno parte sono unici e memorabili,
hanno una forza interiore davvero da fare invidia, non vogliono compassione,
vorrebbero solo una vita normale.
Il finale mio ha lasciata senza fiato e anche
con un pò di amaro in bocca, ma ragionandoci ho poi capito che è stato giusto e
perfetto così, la scrittrice è stato coerente con la trama e con la
vita....secondo ma lascia anche un messaggio importante. non importa quanto
rimane da vivere dobbiamo vivere al massimo sempre e comunque.
La nostra ultima canzone come ho già detto è una
storia complessa fatta di dolore, bugie e inganni ma insegna anche a superare
tutte le avversità e a vivere al meglio.
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