martedì 28 luglio 2015

RECENSIONE: Love is red di Sophie Jaff

Passione, adrenalina e tutti i colori delle emozioni nel thriller più appassionante e originale dell’anno.
New York, giorni nostri. La metropoli dalle mille luci è il terreno di caccia ideale per il killer bello e insospettabile che da mesi abborda le sue prede nei club e nei bar più alla moda, le seduce, e infine le uccide al culmine di un rituale ad altissimo tasso di crudeltà e perversione. Quando, nel clima di angoscia che attanaglia la città, Kathrine incontra David, la chimica tra i due è immediata. David non è solo bello, è anche elegante, garbato, pieno di attenzioni. Tutto il contrario di Saul, il suo migliore amico: freddo, scostante, eppure dotato di un fascino dall’intensità quasi elettrica. Prima ancora di accorgersene, Kat si ritrova invischiata in un doppio gioco di seduzione dove niente e nessuno è quel che sembra. Perché mentre l’angoscia si trasforma in psicosi e le vittime dell’assassino più misterioso di sempre si fanno di ora in ora più numerose, il cerchio di un destino dalle radici antichissime si stringe attorno a Kat e ai due uomini che le confondono il cuore. Alla fine, la verità verrà a galla in tutta la sua sconcertante potenza, in un crescendo di colpi di scena dalla portata terrificante.
Casa Editrice: De Agostini BOOKME
In libreria dal 23 giugno

Da che parte iniziare a scrivere una recensione di un libro che da un lato mi ha affascinato, ma dall’altro mi ha confusa parecchio? 
Di solito un libro o mi piace o non mi piace, o bianco o nero  in questo caso sono sul grigio, mi spiego meglio non amo molto i libri descrittivi. 
In questo libro ci sono due POV quello del serial Killer che l’ho trovato troppo ma troppo e ancora troppo descrittivo, sono stata costretta parecchie volte a tornare indietro e rileggere la pagina perché mi ero persa nei miei pensieri e poi c’è il POV di Katherine molto più scorrevole per questo lo leggi volentieri.
La storia di per se è anche carina, solo strutturata in maniera talmente descrittiva che è facile perdersi.
Seguiamo le vicende del serial killer come riesce a “conquistare” le donne (vittime) per poi portarle a un incontro erotico che sfocia nell’omicidio. Più ci addentriamo nella lettura e più ci rendiamo conto che questo serial killer ha qualcosa di particolare è un essere soprannaturale…. Ma non viene spiegato in maniera approfondita (spero nei prossimi libri).
Il POV di Katherine è molto più fluido.
Ragazza single cerca l’amore per questo si divide tra due ragazzi David, Sael( capiamo che uno dei due è il serial killer). David e Sael pur essendo diversi caratterialmente sono amici. David è molto solare, gentile e simpatico. Sael è più taciturno, introverso. 
Katherine inizia a frequentarli entrambi , devo dire che gli incontri con Sael sono quelli che danno più pepe al suo pov.
La scrittrice non contenta, o per farci uscire di testa del tutto, racconta anche una storia diciamo a parte che non c’entra nulla con Katherine o con il serial killer, con un titolo tutto suo “ la fanciulla del castello di Morwyn” e questo mi ha reso ancora più confusa.
E’ una lettura dark, la trama sarebbe anche carina ma troppaaaaa roba che manda in confusione ,speriamo che nei prossimi libri finalmente la scrittrice alleggerisca e soprattutto spieghi tutte quelle domande che in questo libro non hanno trovato risposta.


Image and video hosting by TinyPic Image and video hosting by TinyPic    

Nessun commento:

Posta un commento