martedì 6 ottobre 2015

RECENSIONE: La strada che mi porta a te di Moriah McStay

Timida, riservata e con pochi amici. Fiona Doyle ha metà volto sfigurato a causa di un incidente. Riempie montagne di taccuini con i testi delle canzoni che inventa e in cui riversa tutti i suoi sogni, le sue frustrazioni e il suo amore impossibile per Trent, il golden boy della scuola. Vorrebbe trovare il coraggio di esibirsi in pubblico, ma farlo significherebbe mettersi alla mercé degli altri e lasciarsi giudicare solo per le maledette cicatrici che porta sul viso. Qualcosa, però, sta per cambiare… e presto Fiona scoprirà che lei è molto di più di quello che gli altri vedono. 
E se l’incidente non fosse mai accaduto?
Brillante, sicura di sé e con un unico obiettivo: diventare una stella dello sport. Fi Doyle non ha tempo per le storie d’amore, specialmente se a provarci è il suo migliore amico, Trent. Ma quando la fortuna le volta le spalle, costringendola a interrompere la carriera sportiva, Fi si ritrova per la prima volta a fare i conti con se stessa. E con una domanda che potrebbe cambiare il corso della sua vita per sempre: Fi può essere di più di ciò che tutti vedono?
De Agostini Young Adult
in libreria dal 06 ottobre
Listino: € 14,90

RECENSIONE: 

La strada che mi porta a te è un libro autoconclusivo, rarità di questi tempi. 
La trama ci viene narrata con prospettive alternate, la storia di Fiona che a cinque anni per colpa di un incidente alla zoo ha una parte del viso ricoperto di cicatrici. Nell'adolescenza queste cicatrici le condizionano la vita.
Dall’altra c’è la Fiona che la chiamano Fi senza cicatrici, quindi più sicura, più “popolare” in quanto non si nasconde e segue i suoi interessi, i suoi hobby.
La Fiona con le cicatrici, ha seri problemi di autostima, è convinta che la gente noti solo le sue cicatrice e non lei come persona, per questo non riesce a confessa la sua cotta per il ragazzo più popolare Jackson , è convinta di non avere speranze… Eppure è una ragazza forte, non si piange mai addosso, prosegue con la sua vita e con i suoi sogni , vuole andare all’università, ama molto scrivere, infatti ovunque va ha sempre con lei un’agenda, dove annota tutti si suoi pensieri, le sue emozioni.
Poi c’è Fi ha avuto una vita normale, senza grandi preoccupazioni, il suo sogno è riuscire a ottenere una borsa di studio grazie al lacrosse, fino a quando un incidente in campo, le crea danni seri ad una caviglia, che le impone di fermarsi per un paio di mesi, proprio nel periodo del reclutamento per le borse di studio. E se all’inizio l’ho trovata noiosa e anche viziata, dopo l’incidente diventa ancora più insopportabile, si lamenta sempre e molla il suo sogno. Dal suo punto di vista , la sua vita è finita, non si rende conto che i dottori hanno dato uno stop per un anno non per sempre……
Per quanto riguarda le storie d’amore non mi hanno emozionata e detto da una romantica è molto grave e preoccupante…
Tralasciando qualche momento emotivo il resto del libro è piuttosto tranquillo per non dire piatto. Il fatto che poi alcuni personaggi da una parte sono secondari mentre nell’altra storia sono molto vicini alla protagonista, mi ha confuso parecchio. 
Jackson il ragazzo per il quale Fiona ha una mega cotta quando ha le cicatrici , crede di non essere all’altra, nell’altra sua versione è il suo migliore amico ed è lui ad avere una cotta per lei. Ryan il fratello di Fiona fa le stesse cose in entrambi le versioni.
Per concludere posso dire che l’idea iniziale era anche buona, ma secondo me è stata sviluppata male, tanto che quando ho concluso il libro non ho capito quale era il messaggio della scrittrice…ero convinta che pur narrando due storie “diverse” sia con la tragedia che senza una tragedia la conclusione portava entrambe alla stessa conclusione, dove dovresti essere a prescindere dalle tragedie..... invece non è così ....
Come al solito se qualcuno capisce il libro e il suo significato, io sono qua così me lo spiegate ^_____^

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1 commento:

  1. Che bella recensione, anche se di parere diverso dal mio.
    All’inizio anche io pensavo che questo libro fosse semplicemente gne, ma poi con le vicende che accadono alle due protagoniste, che gli fanno assaggiare rispettivamente un po’ di gioia o tristezza tipiche della vita dell’altra, è andato migliorando (non senza arrabbiature per la timidezza di Fiona o per l’inerzia di Fi).
    La fine è decisamente stupenda e soddisfacente con un Jackson che è e rimane l’ammmmore mio *-*.
    Bello, bello, bello.
    Che dire? Se vuoi passare a leggere qualcosina del mio pensiero lo trovi qui c:
    Rainy

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