venerdì 6 dicembre 2013

Il bosco dei cuori addormentati di Esther Sanz

Più riguardo a Il bosco dei cuori addormentati


Listino € 16,00
Editore Piemme
Data Pubblicazione 17/09/2013
Pagine 286


Clara ha appena compiuto diciassette anni e la sua vita è a pezzi. Non ha mai conosciuto suo padre, sua madre si è suicidata e da poco è morta anche la nonna che l'ha cresciuta. L'assistente sociale decide così di affidarla all'unico parente, zio Alvaro, che vive in un minuscolo paesino in montagna, isolato dal mondo. Quando Victor, un giovane studente universitario, la prende sotto la propria ala protettiva finalmente sembra che la vita della ragazza possa trovare un po' di serenità. Ma un giorno Clara si ritrova in una parte del bosco dove nessuno dovrebbe andare, secondo le leggende che circolano in paese, e dove incontra Rio, un ragazzo bellissimo. E un immortale, un angelo che da oltre cinquecento anni custodisce il segreto del bosco: il seme dell'immortalità. I due vengono presi da un amore travolgente e Clara, che non ha ancora mai baciato un ragazzo in tutta la sua vita, decide di lasciarsi andare a quella passione profonda...

L’idea di base era anche buona, il seme dell’eterna giovinezza, ma è stata sviluppata male, praticamente in quasi tutto il libro non succede nulla, si salvano solo le ultime 20 pagine quando la storia inizia ad avere un senso e anche un po’ di ritmo  e azione. In alcune scene mi sono ritrovata a vivere un déjà vu con il libro Twilight, per questo sono dispiaciuta a fare questa recensione,perché Il Bosco Dei Cuori Addormentati, l’ho atteso con molta ansia,(ho una predilezione per i libri che parlano di angeli), ma questo, sono sincera sono arrivata quasi a metà libro e volevo mollarlo, praticamente non succede nulla, a parte qualche riga(si ho scritto giusto riga non pagina ne capitoli ma riga) dove pensi ora forse succede qualcosa, ma non fai in tempo a finire questa frase che già la scrittrice smentisce il tuo pensiero.
Clara dopo il suicidio della madre e la morte della nonna va a vivere con suo zio in un paesino sperduto in mezzo al nulla, lei che è era abituata al caos di Barcellona, si ritrova circondata solo di uccellini che cantano, il vento che soffia tra gli alberi e una strana presenza in casa, che all’inizio del libro si pensa voglia farle del male poi si scopre che è un angelo. L’unica nota positiva (se così) posso definirla sono le storie di zio Alvaro scritto nel libro, mi è piaciuta molto la leggenda che quando una persona muore si scrivono solo gli anni di quanto hanno amato davvero e non la sua età.
Per concludere si nonostante tutto è un libro che si legge velocemente e altrettanto velocemente (purtroppo) si dimentica.
 

1 commento:

  1. Che peccato. Un'altra recensione negativa. A me la trama ispirava molto ma ho letto quasi solo recensioni non positive quindi credo proprio che non lo leggerò -.-

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